A gennaio 2023 oltre 100mila persone mandate a casa. A luglio meno di 15mila
Su StartupItalia abbiamo seguito le notizie riguardanti i licenziamenti di massa avvenuti nel panorama Big Tech, negli Stati Uniti e in Europa. Dopo le grandi assunzioni durante il periodo pandemico, l’incertezza attuale e altri fattori hanno spinto le aziende a tagliare i costi. Discord, azienda che ha dato vita a un social in stile forum molto apprezzato dai gamer, è l’ultima azienda in ordine di tempo ad avere attuato una riorganizzazione interna, mandando a casa il 4% della forza lavoro, circa 40 dipendenti attivi soprattutto del reparto marketing. Se volete approfondire il fenomeno vi suggeriamo di leggere il nostro dossier a riguardo, dove trovate news, approfondimenti ed interviste a esperti del settore.
Si potrebbe collegare il fenomeno dei layoff anche al raffreddamento del mercato venture capital a livello globale dovuto a un periodo di denaro non più così facile. D’altra parte, come sottolinea Alberto Onetti (presidente di Mind the Bridge) in un post su LinkedIn, potremmo essere arrivati a un punto di svolta e di chiusura del capitolo layoff. Citando i dati di TrueUp, Onetti nota che i grafici mostrano un graduale calo dei licenziamenti negli ultimi mesi: a gennaio 2023 sono state mandate a casa oltre 108mila persone, a maggio 56mila e a luglio meno di 15mila. «A partire da giugno sembra che i numeri siano in netto calo. Il tasso di disoccupazione è inferiore al 3%. Ciò significa che i lavoratori del settore tecnologico licenziati hanno quasi tutti trovato un nuovo lavoro».
I dati dovranno comunque essere monitorati prima di lasciarsi alla spalle il trend. In una delle nostre puntate di Italiani dell’altro mondo, Serena Perfetto di Pinterest ci ha spiegato la sua visione sui licenziamenti, considerando anzitutto il periodo di over-hiring degli scorsi anni. I licenziamenti decisi nell’ultimo periodo non sarebbero stati altro che un doloroso ridimensionamento fisiologico.