E dalla fine del 2024 anche italiani e britannici potrebbero vedere pacchi sopra le loro teste
La consegna a domicilio di pacchi tramite droni è una delle sfide su cui Amazon e altri competitor stanno lavorando da anni. Si procede per piccoli passi, come quello appena compiuto in Texas dove il gigante dell’ecommerce ha inaugurato il servizio di consegna per i clienti Amazon Pharmacy. A College Station, città a metà strada tra Houston e Austin, gli iscritti possono ordinare da uno scaffale digitale di oltre 500 farmaci e ricevere il pacco via drone nel giro di un’ora. I medicinali sono di vario genere, da quelli per l’asma a quelli per contrastare l’influenza.
Per ottenere la consegna di farmaci con i droni Amazon richiede l’iscrizione a Prime Air e la compilazione di un questionario. In volo il drone si mantiene a una altezza che varia tra i 40 e i 120 metri e nel momento in cui arriva alla casa del cliente effettua prima una verifica per capire se esistono le condizioni per atterrare. In caso contrario ritorna al punto di partenza. Amazon Pharmacy non è però un’innovazione nata all’interno del gigante ecommerce.
Nel 2018 Amazon ha infatti acquisito PillPack per 750 milioni di dollari. Si tratta di una startup fondata a Boston e specializzata nella consegna di farmaci a domicilio. Come ha riportato il sito dell’American Hospital Association, nel 2018 il cliente medio di PillBack faceva acquisti annuali per un valore complessivo di 5mila dollari (mentre quello di Amazon ne spendeva 1500). A cinque anni di distanza quella tecnologia è stata inglobata in Amazon Pharmacy, con consegne via terra e, nel caso di College Station, anche via aerea. Parlando di nuovo di droni, potrebbero infine esserci novità anche per i clienti in Europa, Italia compresa. Amazon ha infatti comunicato che estenderà il servizio di Prime Air anche in Gran Bretagna e nel nostro Paese a partire dalla fine del 2024.