Virna Cerne e Ombretta Polenghi, ricercatrici italiane, sono in corsa per lo European inventor 2016: hanno innovato il settore dell’anti glutine grazie a una proteina del mais, la zeina. Che ora apre nuove prospettive
Un successo tutto italiano quello che ha permesso alle ricercatrici Virna Cerne e Ombretta Polenghi di essere in corsa per lo European Inventor Award 2016, il premio che andò alla plastica biodegradabile di Catia Bastioli e la cui cerimonia si terrà il 9 giugno prossimo. Le due scienziate, con il proprio team di lavoro della Dr. Schär SPA, sono in prima linea per ciò che concerne lo sviluppo di prodotti da forno per celiaci.
Una sfida tecnica
Trovare un’alternativa alla pasta di grano non è semplice, perché questa presenta caratteristiche chimiche uniche in quanto a consistenza e gusto. Durante il processo di fermentazione, le proteine ​​del glutine in pasta di grano sono in grado di trattenere gas CO2, dando luogo a una struttura lanuginosa che non collassa quando si raffredda. Nel 2013, le due ricercatrici hanno brevettato un metodo per estrarre la zeina dal mais, una proteina molto simile al glutine che si prestava particolarmente a un uso industriale, data l’ampia diffusione e il prezzo contenuto di questo cereale. Grazie a quest’integratore, l’1 per mille della popolazione mondiale (600.000 in Italia) che soffre di celiachia potrà finalmente avere un’alternativa a una dieta poco gustosa o ai più diffusi cibi antiglutine.
Mercato anti glutine in crescita
L’incidenza della celiachia è aumentata di oltre il 300 % negli ultimi 40 anni: le cause di questo trend sono ancora per buona parte sconosciute. Solo nel 2015, il valore del mercato dell’antiglutine mondiale è stato di 4. 27 miliardi di euro e si prevede che entro il 2020 le vendite dei prodotti antiglutine raggiungeranno i 7 miliardi di euro.