Nuova avventura hi tech per Sam Kass, già consigliere di Barack Obama (e braccio destro della first lady Michelle nella campagna Let’s Move): ora è coinvolto in una società per la cucina connessa
Per anni ha fatto mangiare, nel vero senso della parola, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la sua famiglia. A dire il vero il suo titolo era l’altisonante Senior White House Food Policy Advisor. Il primo “cuciniere” ad assumere un ruolo di consulenza alla Casa Bianca, oltre che a muoversi in cucina come assistente chef. Braccio e mente, insomma.
Un ruolo di tutto rispetto per Sam Kass, fra l’altro testa pensante dell’arcinoto programma Let’s Move! promosso dalla first lady Michelle Obama, quello dedicato alla lotta all’obesità – piaga endemica della salute pubblica statunitense – e all’alimentazione sostenibile a chilometro zero. Tutto questo è ormai alle spalle: alla fine del 2014 Kass ha lasciato Washington D.C. ma, a parte una collaborazione con la Nbc, nessuno sapeva bene i piani di questo carismatica cooking star. Fino a pochi giorni fa, quando ha dichiarato di voler puntare su una food startup californiana battezzata Innit.
Cos’è Innit
Dopo un anno di lavoro dietro le quinte Kass, classe 1980, è stato infatti nominato Chief consumer experience officer della società fondata appena tre anni fa ed emersa dalle oscurità lo scorso novembre grazie a un round di finanziamento da 25 milioni di dollari. Siamo dalle parti della smart kitchen, anche se non troppo è dato sapere: la piattaforma Innit, che lavora con sensori sparsi per la cucina, raccomanda le ricette in base a ciò che c’è in dispensa e replica sofisticate tecniche di cottura tramite dei dispositivi dedicati.
“Mangiare in casa è il fondamento di uno stile di vita sano”
Il cibo parlante
“So quanto possa essere complesso gestire la cucina di casa e quanto le innovazioni abbiano fallito nell’aiutare le persone – ha spiegato Kass – negli ultimi dieci anni ho visto molti progetti dedicati a migliorare il modo in cui le persone mangiano ma non ne ricordo altri che avessero un potenziale simile a quello di Innit. Trasportando nell’equazione la tecnologia giusta possiamo acquisire le informazioni direttamente dal cibo e sostenere le persone nella gestione e preparazione. Portando le persone a mangiare di più in casa, fondamento di un sano stile di vita”.
Una startup sui generis
Innit è stata fondata da Eugenio Minvielle, già capo di Unilever Nord America e Ceo di Nestlé per molte regioni. Dunque un ex pezzo grosso che ha deciso di scommettere su un’impresa nuova di zecca. Kevin Brown è invece un veterano della Silicon Valley con esperienza in moltissime società tecnologiche. Francisco Deolarte, anche lui cofondatore, è invece uno chef pluripremiato e leader dell’industria dell’innovazione alimentare.
“Sam ci porta un enorme contributo di esperienza ed energia – ha spiegato Minvielle commentando l’ingaggio dell’ex pupillo della first lady – e ha già fornito un forte contributo nel definire strategia e mission della startup”. La prima dimostrazione della Innit Connected Platform, il cui payoff è non a caso “Listen to your food” e della quale non si sa ancora molto, arriverà a maggio a New York. Una cosa è certa: “Il futuro del cibo è connesso”.