Un sistema alimentare tradizionale troppo complesso e fragile, l’impatto positivo degli investimenti nel foodtech, il nuovo approccio di Amazon Go: ecco cosa ci aspetta il prossimo anno
Previsioni per il 2017? Proviamo a farle anche nel food, con un occhio (anzi di più) al mercato. Phil Lempert, uno dei contributor più autorevoli di Forbes, prova a vederci chiaro. Secondo Lempert il 2017 promette di essere fra i più emozionanti e innovativi nella storia del cibo, per quello che riguarda la vendita al dettaglio, la tecnologia della produzione alimentare, i contesti di vendita e anche le comunicazioni al consumatore. Ecco in sintesi i tre trend principali del food individuati.
1. Silicon Valley & Food
CB Insights stima che oltre solo nel 2016 sono stati investiti in startup e progetti alimentari più di 1 miliardo di dollari. Perché la Silicon Valley ama il food? Il cibo soddisfa i requisiti di sostenibilità  per gli investimenti e ha il potenziale per avere impatto. Kimbal Musk attraverso la community Kitchen ha parlato proprio del potenziale di investimento, sottolineando come quello cibo sia dieci volte più grande rispetto al mercato globale del software. Imprenditori alimentari hi-tech come Rob Reinhart (CEO di Soylent) pensano inoltre che «il sistema alimentare è troppo complesso e fragile. Le aziende agricole poi sono inefficienti a causa delle condizioni climatiche e del lavoro».
2. Amazon Go e gli altri
I supermercati tradizionali da un decennio continuano a perdere quote di mercato e clienti. I nuovi rivenditori di generi alimentari glieli stanno rubando con un approccio diverso. Aldi, Lidl e Amazon GO sono il futuro e hanno messo in chiaro come alta qualità , prezzi bassi e convenienza preparino il terreno per la vendita al dettaglio. Insomma, sanno come comunicare.
3. Tè verde e cannabis
Enchanced foods o alimenti migliorati, molto più di una semplice aggiunta di proteine ai prodotti. I trend ruotano intorno alla Matcha, una varietà di tè verde, a burro, barbabietole, vegetali e, sì, anche alla cannabis alimentare (un mercato stimato di 22 miliardi di dollari entro il 2020). Ci sono già  salmoni affumicati alla cannabis, stufati di gamberi, uova alla diavola, barrette, tavolette di cioccolato, olii alla cannabis e biscotti sul menu, anche nei ristoranti di lusso, come Sinsemil.la di New York.