L’hanno ideata i ricercatori della Binghamton University: un’applicazione in grado di avvisare il personale con un messaggio, direttamente sullo smartwatch di chi è in turno, ovunque si trovi nella struttura. Permetterà agli operatori sanitari di rispondere prima e meglio alle chiamate dei pazienti.
C’è un dato in continua crescita nel mondo delle startup. È quello relativo al numero di startup medicali nate negli ultimi mesi. Ce lo rivela Assobiomedica che, tra gli altri, certifica l’incredibile crescita del settore wereable. Basti pensare che il numero di dispositivi healthcare crescerà di circa il 20% nel prossimo triennio (dati Idc), con un giro d’affari che arriverà a sfiorare i 9 miliardi di dollari.
Aumentano dunque le soluzioni innovative per affrontare le malattie e migliorare il rapporto medico paziente. Una di queste arriva dagli Stati Uniti e più precisamente dalla Binghamton University di New York. Il problema da risolvere per i ricercatori era quello di riuscire ad accorciare i tempi di attesa tra la chiamata del paziente e l’arrivo di un infermiere. La soluzione: sviluppare un’applicazione in grado di avvisare il personale con un messaggio da recapitare direttamente “sul polso” di chi è in turno, ovunque si trovi nella struttura.
Tutti i pazienti sul display di uno smartwatch
Si tratta infatti di un problema frequente – soprattutto nelle case di cura – acuito da una crescente carenza di personale sanitario. Spesso molti pazienti, se non vedono intervenire qualcuno dopo la prima chiamata, tentano di alzarsi da soli. Questo può portare a cadute e incidenti, a causa delle non perfette condizioni di salute. “Una buona comunicazione – spiega il prof. Huiyang Li, a capo del progetto – può aiutare il personale a fare un lavoro migliore e migliorare anche la sicurezza del malato”.
Ogni volta che un paziente avrà bisogno di aiuto, avrà a disposizione un modo per far arrivare il suo messaggio al personale in modo efficace.
La notifica arriverà sui display di tutto il personale in servizio. “Il messaggio di avviso è più informativo rispetto al sistema esistente – continua Li – aiutando così gli infermieri a dare la priorità ai casi più urgenti”. Il messaggio sarà infatti personalizzato e conterrà il nome del malato, il tipo di allarme, il numero della camera e il nome dell’infermiere responsabile.
Previsti nuovi test in case di cura
Non è la prima volta che la nostra salute passa attraverso il display di uno smartphone o, in questo caso, di uno smartwatch. D’altra parte Bruce Keogh, direttore del National Health Service (il servizio sanitario britannico), sostiene che i wearable cambieranno la vita dei pazienti e anche il funzionamento del servizio sanitario nazionale. Secondo Li, i benefici che potrebbe apportare il suo sistema sono di gran lunga superiori ai costi da sostenere per le case di cura, in particolare vista la crescente disponibilità di smartwatch a basso costo.
I risultati del progetto mostrano come quest’ultimo sia stato accolto molto positivamente da professionisti esperti in assistenza geriatrica. Sono stati effettuati dei test con potenziali utenti – attraverso walkthrough cognitivo, valutazione euristica e test di usabilità di prototipi a bassa fedeltà – che hanno confermato una riduzione del tempo di risposta del personale agli allarmi. Il prossimo passo per i ricercatori sarà quello di testare il sistema con un prototipo ad alta fedeltà in case di cura reali.