La serie animata sarà frutto della collaborazione tra Matt Groening e Rough Draft Studios (Futurama). Arriverà in tutto il mondo il prossimo 17 agosto
“Una principessa, un elfo e un demone entrano in un bar…”
Non sappiamo se sia l’inizio della storia o se il copy apparso sul profilo ufficiale Twitter serva solo a lasciare intuire lo stile scanzonato, da barzelletta, del cartone. Resta il fatto che al momento quella frase, insieme a un pugno di immagini e qualche artwork, sono i soli indizi che abbiamo su Disincanto, la nuova serie animata per Netflix realizzata da Matt Groening, papà de I Simpson e Futurama, .
Disincanto arriverà in tutti i Paesi in cui è presente Netflix il prossimo 17 agosto. La prima serie si comporrà di venti episodi distribuiti in due tranches da dieci, poi si attenderà il verdetto dei fans: se il riscontro ci sarà, nulla vieta che Disenchantment (titolo originale) possa diventare una saga longeva come le altre firmate dalla dissacrante matita di Groening. Futurama, tra alti e bassi, riuscì a tagliare il traguardo delle sette stagioni mentre de I Simpson si attende la ventinovesima che ne farà lo sceneggiato statunitense più longevo.
Cosa sappiamo su Disincanto
Ma veniamo alla nuova serie animata. Come abbiamo anticipato, Matt Groening e Netflix al momento tengono la bocca cucita. Sappiamo solo alcuni dettagli piuttosto vaghi sulla caratterizzazione dei tre protagonisti di Disincanto: la principessa, l’elfo e il demone – appunto – che entrano nel bar.
Bean, la rude principessa beona
La protagonista del cartone dovrebbe essere Bean, la principessa del regno fantasy di Dreamland in cui saranno ambientate le varie avventure dei tre. Il suo nome, “fagiolo”, rimanda alle fiabe tradizionali, ma Bean non è certo la classica damigella delle favole. Non è nemmeno una principessa maschiaccio Disney – style: scordatevi Rapunzel ed Elsa perché Bean più che una dama con i pantaloni è un rude camionista (non ce ne voglia la categoria, si parla per stereotipi) con la sottana. Grezza, poco amichevole e, soprattutto, ubriacona. Al trono preferisce lo sgabello davanti al bancone all’osteria del paese, allo scettro una enorme scimitarra. Un curioso mix tra l’intraprendenza di Leela Turanga (l’eroina mutante di Futurama) e l’amico beone di Homer Simpson, Barney Gumble.
Elfo, il furfante dalle orecchie a punta
Il secondo personaggio è un elfo di nome Elfo. Nulla di più scontato. Scordatevi però le creature semi-divine di Tolkien: Elfo è un vero mariuolo con le orecchie a punta. Lo si capisce già dal suo aspetto, che rimanda volutamente a quel teppistello di Bart ma, possiamo scommetterci, questo antieroe avrà anche una spiccata propensione per il furto e la truffa, stile Bender. Insomma, potrebbe essere la perfetta sintesi tra due dei personaggi più amati e riusciti de I Simpson e Futurama. La carnagione verde e l’aspetto poco elegante potrebbero non dipendere da una semplice scelta stilistica ed essere indizi del fatto che abbia nel suo DNA i geni di orchi o goblin. Staremo a vedere se sia Elfo purosangue o no…
Luci, il misterioso demonietto
L’ultimo personaggio che chiude il trio di Disincanto è Luci, il demone personale della principessa. Simile a un gatto, dallo sguardo tutt’altro che rassicurante, il suo aspetto non fornisce indizi sul suo carattere. Non è dato nemmeno sapere se sia in grado di parlare. In una delle immagini distribuite, però, si vede che la sua ombra è dotata di vita propria (come quella del Conte Dracula nel film di Coppola), segno che dovrebbe essere in grado di usare le arti magiche. Ma, del resto, siamo a Dreamland…
Le passate incursioni di Groening nel mondo fantasy
Non è la prima volta che Matt Groening strizza l’occhio al mondo fantasy. In una puntata “storica” de I Simpson Bart e Lisa fronteggiavano un esercito di corrieri UPS rimettendo in scena la battaglia del fosso di Helm vista ne Le due Torri di Peter Jackson. Un maxi episodio (Bender’s Game) di Futurama, dalla durata di circa 90 minuti, ripercorreva più da vicino l’intera saga de Il Signore degli Anelli mentre, in periodi più recenti, una delle ultime “intro del divano” de I Simpson era dedicata a Lo Hobbit.
Non è del resto un mistero che il fantasy faccia colpo sul pubblico. L’incredibile successo televisivo della serie Il Trono di Spade fuga ogni dubbio. Resta invece da capire se ci sia ancora spazio per una serie scanzonata in un mondo medievaleggiante popolato da fatine, folletti e maghi. I sei (contando lo spin off sul Gatto con gli Stivali) film di Shrek potrebbero rendere Disincanto un’opera priva di ogni incanto.
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