A LUISS Enlabs la fase conclusiva dell’iniziativa promossa in Italia dall’Ambasciata di Israele
Israele e il suo ecosistema con talenti tecnologici a livello mondiale, decine di multinazionali leader di mercato e centinaia di startup tecnologiche di primaria importanza. Israele e Tel Aviv, tra le cittàpiù favorevoli per l’apertura di startup. Non solo. Anche Gerusalemme cresce e e ha l’obiettivo di giocare un ruolo da protagonista in questo ecosistema. E’ questo il quadro in cui si muove Start Jerusalem, l’iniziativa portata a LUISS Enlabs dall’Ambasciata d’Israele in Italia. Manet Mobile, GoSeemba e 3Bee, ieri si sono contese una settimana in Israele a contatto con i protagonisti della Startup Nation. A staccare il biglietto per Gerusalemme il 6 novembre è stata 3Bee, il progetto innovativo che ha sviluppato un alveare tecnologico in grado di valutare lo stato di salute delle api aiutando l’apicoltore a migliorare la gestione del proprio apiario e permettendogli di proporre un miele 100% Italiano. Sul palco, il ceo Niccolò Calandri. Le startup hanno presentato i loro progetti di impresa ad una platea in cui erano presenti anche  Anya Eldan, VP dell’Israel Innovation Authority, Ofer Sachs, Ambasciatore d’Israele in Italia, Nicola Mattina, co-founder Stamplay, Roberto Magnifico, Board Member di LVenture Group e presidente di presidente di Angel Partner Group.
Gerusalemme sempre più startup city
«Gerusalemme – ha spiegato Ofer Sachs, ambasciatore d’Israele in Italia – è una cittàche sta vivendo un incremento delle attivitàdelle startup negli ultimi anni di circa l’8% – pensando a Gerusalemme, si pensa ai luoghi religiosi, ma è cambiato negli ultimi anni il panorama di Gerusalemme». Proprio Gerusalemme è stata è stata protagonista quest’anno della più grande exit nella storia dell’innovazione israeliana: Mobileye (auto a guida autonoma) che è stata acquisita da Intel per 15 miliardi di dollari.
Precision farming
«In Israele – spiega il ceo di 3Bee Niccolò Calandri – ci sono molte aziende impegnate nel precision farming come noi. In sintesi noi abbiamo sviluppato un sistema diagnostico per prevenire la mortalitàdegli alveari. Cerchiamo di prevenire anziché porre in essere trattamenti chimici. In Israele c’è un ecosistema enorme, cui noi abbiamo sempre puntato».