Il modo migliore per conoscere Tolkien? I suoi romanzi, ovviamente. Ma ci sono anche i film di Peter Jackson, decine di videogiochi molto belli e la serie televisiva di Amazon in arrivo
Esattamente 47 anni fa, il 2 settembre 1973, il mondo perdeva uno dei più grandi autori epici del Novecento. Spariva infatti, all’età di 81 anni, John Ronald Reuel Tolkien, professore di filologia anglosassone all’Università di Oxford ma, soprattutto, autore (tra i tanti) de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit, due romanzi che, a modo loro, hanno segnato la letteratura del secolo scorso, donando alla Gran Bretagna una epopea fantasy che odorasse di ballate medioevali. Tolkien si fece seppellire accanto all’amata moglie, di cui si innamorò all’età di 18 anni. Sulla loro lapide una epigrafe tanto scarna quanto significativa: l’uno è indicato infatti come Beren, lei come Luthien, i protagonisti del romanzo Beren e Lúthien (uomo lui, elfa lei) cui l’autore era molto affezionato e che incastonò nel suo universo quali antenati di Aragorn e Arwen.
John Ronald Reuel Tolkien
Come riscoprire Tolkien nel 2020? Ci sono molti modi, il migliore resta, ovviamente, attraverso le sue opere. Chi non avesse il coraggio di affrontare i tomi che narrano la Guerra dell’Anello oggi può scegliere parecchie scorciatoie: dal cinema, con i sei film di Peter Jackson, ai videogiochi, passando per una ventura serie televisiva prodotta da Amazon. Andiamo dunque a scoprire alcune delle versioni digitali più intriganti della Terra di Mezzo.
I videogiochi sulle opere di Tolkien
Sono davvero tantissimi i videogame ispirati alle opere del filologo inglese. Qui elencheremo solo i migliori, quelli che non dovreste perdere. O anche quelli maggiormente facili da recuperare. L’aspetto più curioso e convincente dei videogiochi è che, accanto ai titoli di Electronic Arts che uscirono in contemporanea con i film di Peter Jackson e seguono da vicino quindi la sinossi del romanzo, molti altri introducono storie parallele, utili per approfondire la propria conoscenza dei fatti e dei personaggi della Terra di Mezzo.
E se può essere difficile recuperare, oggi, il bellissimo RPG Il Signore degli Anelli: La Terza Era (2004, Electronic Arts) pubblicato su Nintendo GameCube, Xbox e PlayStation 2 che vi metteva nei panni di un manipolo di eroi che ha aiutato la Compagnia dell’Anello pur restando a debita distanza e compiendo un viaggio parallelo, già più agevole può essere mettere le proprie mani su Il Signore degli Anelli: La guerra del Nord (2011), titolo molto più action, disponibile per PlayStation 3, Xbox 360 e Microsoft Windows, che vi porterà in zone della mappa rimaste fuori dal romanzo di Tolkien, riempiendo alcuni buchi narrativi anche grazie al supporto delle Appendici che l’autore scrisse successivamente per dare un senso al tutto. Si ha così la possibilità di visitare locations solo accennate nel Signore degli Anelli come il Monte Gundabad, Nordinbad o Carn Dûm e di vedere persino uno degli ultimi draghi ancora in vita, dopo la morte di Smaug.
Il Signore degli Anelli – La Guerra del Nord (2011)
I più piccolini, invece, potranno scoprire un sacco di cose dell’universo fantasy tolkeniano giocando ai vari Lego Il Signore degli Anelli e Lego Lo Hobbit, tutti colorati e divertentissimi. Un giochino piuttosto carino, facile ma comunque discretamente dettagliato, che meriterebbe di essere spolverato a patto di possedere una PlayStation 3 o un Nintendo Wii è Il Signore degli Anelli – L’Avventura di Aragorn.
Lego lo Hobbit. Disponibile per Microsoft Windows, PlayStation 3, PlayStation 4, PlayStation Vita, Nintendo 3DS, Wii U, Xbox 360, Xbox One, macOS
Arriviamo ora ai prodotti più recenti e anche i più interessanti. Con non poca dose di coraggio, Warner Bros. Interactive ha deciso, negli ultimi anni, di battere strade nuove, lontane parecchi chilometri da quelle percorse da Gandalf e allegra compagnia (dell’Anello). Parliamo de Il Signore degli Anelli – L’ombra di Mordor e del suo diretto seguito: Il Signore degli Anelli – L’ombra della Guerra.
Si tratta di storie del tutto nuove, con personaggi inediti che interloquiranno con altri che nel libro sono stati appena accennati o sono comunque rimasti fuori dall’esalogia cinematografica di Peter Jackson. Protagonisti di questo titolo votato all’azione, con forti rimandi all’Assassin’s Creed di Ubisoft e a Batman: Arkham di Rocksteady Studios, sono Talion e Celebrimbor, due anime che condividono il medesimo corpo e lo stesso obbiettivo: la distruzione di Sauron l’ingannatore.
Il Signore degli Anelli – L’ombra della Guerra
Qui la sinossi effettua qualche volo pindarico di troppo, a discapito dell’aderenza al romanzo, ma in compenso ci si diverte davvero parecchio. Si forgia infatti un Nuovo Anello, un simulacro dell’Unico dotato però di poteri straordinari che consentono ai due eroi di mettere assieme una armata strappando all’esercito di Sauron i suoi migliori luogotenenti e comandanti.
La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra
Sviluppato dalla statunitense Monolith Production, disponibile su PlayStation 4, Xbox One, iOS e PC, Il Signore degli Anelli – L’ombra della Guerra è ancora facilmente rintracciabile, soprattutto sugli store digitali e soggetto a periodici sconti di una certa importanza. Perciò vi consigliamo caldamente di recuperarlo. Intreccia con maestria fatti che introducono alla Guerra dell’Anello narrata nel Signore degli Anelli, permettendovi di viverli in prima persona (per esempio, la caduta di Minas Ithil, destinata a diventare la spettrale Minas Morgul, su cui Sauron aveva posato l’occhio per via del suo Palantir) con altri inediti.
La terra di Mezzo – L’Ombra della Guerra
Grazie al Nuovo Anello di Celebrimbor potremo soggiogare al nostro volere i migliori orchi di Sauron e farli passare dalla nostra parte, così da costituire un esercito sempre più forte con cui sferrare il nostro attacco a Mordor. Come si vede, la trama si allontana parecchio dal canovaccio immaginato da Tolkien, ma lo fa con gusto e con il dovuto rispetto, introducendo anche una lunga serie di creature ad hoc. L’ottimo doppiaggio in italiano fa il resto, contribuendo a donare all’opera un forte sapore cinematografico.
Il Signore degli Anelli – L’ombra della Guerra
In più, particolare non da poco, Il Signore degli Anelli – L’ombra della Guerra diverte. Di più: vi gaserà essere al comando di legioni di Orchi, Wrag, Draghi, Goblin e altre abominevoli aberrazioni, come i caragor e i graug, mentre ponete d’assedio questa o quella fortezza del nemico, facendo issare i vostri vessilli sul suo torrione più alto. Una sorta di Risiko della Terra di Mezzo pieno zeppo di robe da fare e missioni da portare a termine, molte delle quali legate a doppiofilo a eventi raccontati nei libri o appena accennati da Tolkien nelle sue numerose Appendici. Insomma, siamo senz’altro di fronte a uno dei videogame più belli e curati ambientati nella Terra di Mezzo, che potrà essere esplorata liberamente, dando finalmente spazio a luoghi che non avevamo mai visto, godendo di scorci indimenticabili.
Il Signore degli Anelli – L’ombra della Guerra
Deve ancora uscire, invece, il videogioco – sempre di Warner Bros Interactive – incentrato sulla triste vita di Smeagol, lo Sturoi che per primo trovò l’Anello dopo l’assassinio di Isildur. Ne avevamo parlato approfonditamente pochi giorni fa, quindi inutile ritornare sull’argomento. The Lord of the Rings: Gollum arriverà su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X, Nintendo Switch e PC nel corso del 2021, perciò le notizie sono ancora frammentarie.
Sappiamo che il team che sta lavorando al progetto vuole rendere concrete le turbe psichiche del protagonista con continui dialoghi tra Gollum e Smeagol durante i quali il giocatore potrà selezionare tra diverse opzioni praticabili, che influenzeranno lo sviluppo della trama. Le opzioni contrassegnate dal colore verde saranno quelle moralmente migliori, propugnate dalla parte buona del protagonista, quelle rosse saranno proposte dalla sua parte in balia dell’Anello.
Qualora decidiate di dare retta a Smeagol, dovrete vedervela con la resistenza opposta da Gollum in un minigioco che vi chiederà di premere alcuni tasti in rapida successione: nel caso perdiate, la parte cattiva avrà la meglio e si farà come dice lei. Una trovata che sembra destinata a farci provare in prima persona e in modo convincente ed esasperante il costante dilaniarsi della psiche del povero Gollum.
Gli scenari sembrano impressionanti. Speriamo siano anche sufficientemente estesi
Parlando sempre del gameplay di The Lord of the Rings: Gollum, il team di sviluppo ha creato i livelli in modo da concretizzare tanto la volontà di Smeagol (che proporrà opzioni meno cruente e quindi, immaginiamo, itinerari più lunghi che circumnavighino i nemici e i pericoli) quanto quella della sua nemesi, ma Gollum fondamentalmente non è un combattente, quindi dovrà per lo più aggirarsi per le lande desolate di Mordor avendo cura di sgattaiolare alle spalle degli orchi e usando la sua innata agilità per arrampicarsi lungo muri e strutture.
The Lord of the Rings: Gollum si configura come uno stealth game
La serie televisiva di Amazon
Non potevamo chiudere questa rassegna senza un rapido accenno alla vociferatissima serie televisiva prodotta da Amazon. Ne abbiamo parlato più volte. Le riprese della prima delle cinque stagioni, tutte ambientate in Nuova Zelanda, come i film di Peter Jackson, sono iniziate lo scorso febbraio salvo interrompersi quasi subito a causa del Coronavirus, più temibile di qualsiasi minaccia escogitata da Morgoth. La serie sarà ambientata totalmente nella Seconda Era, periodo in cui Sauron, ancora dotato di un corpo e di tutti i suoi immensi poteri, assunse un aspetto meraviglioso per ingannare le altre creature della Terra di Mezzo donando loro gli Anelli che poteva però controllare per mezzo dell’Unico, che tenne per sé («Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende, Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra, Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende, Uno per l’Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra, Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra nera scende. Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli, Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra cupa scende»).
La mappa della Terra di Mezzo così come appariva nella Seconda Era secondo i fatti narrati nel Silmarillion di Tolkien
Si tratta di una serie destinata a entrare nella storia solo per l’esborso: Amazon ha infatti destinato 1 miliardo di dollari per la realizzazione. Quanto al cast, hanno già firmato: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith, Charlie Vickers e Daniel Weyman. J.A. Bayona (The Orphanage, Jurassic Park: Fallen Kingdom) dirigerà i primi due episodi e ricoprirà il ruolo anche di produttore esecutivo, insieme a Belén Atienza. Tra i produttori esecutivi figurano anche Lindsey Weber (10 Cloverfield Lane), Bruce Richmond (Il Trono di Spade), Gene Kelly (Boardwalk Empire), Sharon Tal Yguado, Gennifer Hutchison (Breaking Bad), Jason Cahill (The Sopranos) e Justin Doble (Stranger Things). Chi volesse essere sempre aggiornato corra a iscriversi al canale Twitter ufficiale.