Un povero topolino da laboratorio viene vivisezionato ma torna in vita con un solo obiettivo: vivere come mai prima
Spesso il mondo della critica specializzata muove all’industria videoludica l’accusa di concentrarsi troppo sulle saghe più note ignorando la possibilità di far debuttare nuove proprietà intellettuali. Nuovi personaggi, insomma, gameplay inediti per contesti ancora vergini. È sicuramente vero anche se, come stiamo vedendo da qualche mese a questa parte, le startup innovative stanno contribuendo a rinnovare e rinfrescare parecchio il settore. NIS America ha deciso di attendere Halloween per fare debuttare un eroe nuovo, che calza alla perfezione col periodo: è un ratto morto, protagonista di Mad Rat Dead.
Rat è una cavia da laboratorio. E come tutte le cavie non è destinato a una vita particolarmente longeva. Infatti, appena avvieremo Mad Rat Dead, il nostro povero roditore finirà tagliuzzato in ogni sua parte vitale per poi essere gettato nell’immondizia. Bello schifo la vita della cavia… Ma nelle fogne il nostro povero topino defunto incontra la divinità dei ratti, che lo riporta in vita, almeno per un giorno. Ha così inizio l’ultima fatica della software house giapponese Nippon Ichi Software, Inc. azienda giapponese che ha al proprio attivo titoli come Disgaea, Phantom Brave, La Pucelle: Tactics e Rhapsody: A Musical Adventure.
La povera cavia ha il tempo contato: la sua è una sfida contro il tempo, perché passate 24 ore polvere alla polvere, cenere alla cenere. In più, deve assicurarsi che il suo cuore continui a battere, perché non è tornato in vita esattamente come prima, ma ora è una sorta di Mousestain, ricucito e riassemblato alla meno peggio. Su queste caratteristiche si innesta il peculiare gameplay alla base di Mad Rat Dead che fonde fasi platform a frangenti musicali in cui tutto è dominato dalla necessità di agire con tempismo, usando come metronomo i battiti del cuore del topolino redivivo.
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I nemici andranno abbattuti insomma come se si suonasse la batteria, gli ostacoli evitati come se, più che un livello, avessimo di fronte uno spartito musicale. E il cuore del topino terrà il tempo. Siamo dunque di fronte a un platform 2D insolito e ben caratterizzato, che spicca soprattutto per lo stile cartoon del suo comparto grafico (i personaggi sono tutti molto buffi e rimandano, anche per palette grafica e umorismo, agli ultimi episodi di Rayman).
La sua natura ibrida aumenta enormemente la sfida (ogni livello termina con una pagella, fattore che vi indurrà a rigiocare lo stage appena completato solo per migliorare voi stessi, anche se il pulsante “rewind” permette di correggersi pure in corso d’opera) e gli consente di differenziarsi dai tanti esponenti del genere, soprattutto su Nintendo Switch (Mad Rat Dead è disponibile anche su PlayStation 4, ma noi lo troviamo ideale per sessioni di gioco fuori casa, ovviamente con le cuffie ben calcate sulle orecchie). Insomma, abbiamo di fronte un titolo diverso dal solito, ben caratterizzato e divertente che riuscirà a intrattenervi per alcune ore. Adesso sapete cosa movimenterà la vostra notte di Halloween.