Un’acquisizione che conferma l’attenzione di Cisco per il mercato dell’Internet of Things, ultima operazione di una strategia chiara del gigante californiano
Cisco sta per comprare un’azienda nata nel 2004 che ha elaborato un software per connettere e controllare gli elettrodomestici e tutti i prodotti elettronici per la casa e l’industria con device elettronici. La cifra annunciata è di oltre 1.4 miliardi di dollari. La startup entrata nel mirino di Cisco è Jaspers ed ha sede a Santa Clara.
Il mese scorso Cisco aveva annunciato un fondo da 100 milioni da investire in startup italiane, investimenti che verranno fatti con Invitalia Ventures. L’interesse di Cisco per l’IOT è grande, come dimostra questa acquisizione, e già da mesi si parla dell’IOT come uno dei settori più in crescita per la digital economy. Un mercato che solo in Italia vale 1.55 miliardi.
Lo ha detto la stessa società californiana, anticipando un’operazione di mercato che è destinata a diventare tra le exit a più alto valore del 2016. L’obbiettivo di Cisco è rafforzarsi in un mercato dove è già presente, quello dell’IOT, migliorando la propria offerta in un settore in forte crescita e con tecnologie sviluppate da Jaspers consentirà agli utenti di gestire tecnologie anche complesse come quelle dei motori per aerei e macchine di vendita automatica attraverso internet.
Cisco ha già detto al Wall Street Journal che «pagherà in contanti» l’acquisizione delle quote di Jaspers. Sotto la guida dell’amministratore delegato Chuck Robbins, Cisco sta lavorando a estendere la propria offerta nell’Internet of Things, passando da soluzioni per le aziende e i loro network al lato più consumers con soluzioni per la domotica e gli elettrodomestici. In questa direzione quindi va letto l’acquisto di Jaspers, che completerà l’offerta del gigante californiano.