Dopo un anno dall’acquisto di Pizzabo per 51 milioni, Rocket Internet se ne libera vendendola con altri 3 siti di ordinazioni a Just Eat per 125 milioni. Di fatto una minusvalenza di almeno sei milioni, ecco perché
Dodici mesi dopo aver acquistato Pizzabo per la cifra record di 51 milioni, Rocket Internet ha annunciato che sta per vendere due delle startup di ordine e consegna di cibo comprate negli ultimi tre anni a Just Eat: si tratta della spagnola Nevera Roja e appunto l’italiana Pizzabo/Hellofood fondata a Bologna da Christian Sarcuni. A queste si aggiungonodelle le due divisioni brasiliane e messicane di foodpanda (azienda di food delivery supportata dalla holding tedesca).
StartupItalia! il 14 dicembre ha premiato Pizzabo come una delle dieci migliori storie di imprenditoria del 2015 durante l’Open Summit. Rocket Internet ha appena annunciato tra l’altro un fondo da 420 milioni da investire in startup nei prossimi anni, che di fatto è già il fondo più grande che opera in Europa.
Rocket Internet fa una minusvalenza di almento 6 milioni
L’operazione ufficialmente è stata motivata con l’obbiettivo di Rocket Internet i ridurre la complessità dei propri investimenti. La cifra della vendita è di 125 milioni di euro, cash. A fare qualche conto si tratta di fatto di una minusvalenza. Pizzabo è stata comprata per 51 milioni, che se si aggiungono agli 80 sborsati esattamente in contemporanea un anno fa per Nevera Roja, vuol dire che in complesso sono stati investiti 131 milioni di euro.
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le startup del food italiano
Una differenza di sei milioni, ai quali si dovrebbero aggiungere quelli derivanti dal mercato brasiliano e messicano di foodpanda, mercati è presente dal 2013 con un mercato di oltre 300 milioni di persone.
Lasciare l’America Latina per concentrarsi sul Medio Oriente
Per Rocket Internet si tratta di rami non core della holding. Il trasferimento a Just Eat sarà fatto oggi per quanto riguarda Pizzabo e le divisioni latinoamericane di foodpanda, Entro il secondo trimestre del 2016 sarà completata la cessione di Nevera Roja.
Oliver Samwer, CEO di Rocket Internet ha spiegato che «Il takeaway online rimane un business importante di Rocket Internet con la presenza di DeliveryHero e foodpanda, ma le cessioni di oggi sono chiaramente finalizzate alla riduzione della complessità del network di società sotto Rocket Internet. Ralf Wenzel, Co-founder e CEO of foodpanda invece ha detto che «il disinvestimenti in America Latina permetterà di focalizzare l’espansione della società in Asia e nel Medio Oriente».
Cosa si era comprata Rocket Internet
e cosa si trova adesso Just Eat
Nei termini dell’acquisizione infatti si legge che il «goodwill», tradotto in italiano potrebbe essere l’«avviamento» dell’impresa, è stato valutato 30 milioni. E con avviamento in finanza di intende quel valore intangibile di un’impresa che riflette la sua posizione sul mercato, la bontà del suo marchio, la rete di clienti e fornitori, la sua reputazione, e così via. Rocket Internet si è comprata questo valore in sostanza E ciò conferma anche due aspetti del nostro ecosistema.
Nessun attore italiano è riuscito ad anticipare i tedeschi in questa acquisizione facendosi sfuggire una ghiotta occasione di business. Ed è un mantra che si ripete, come si è ripetuto per VisLab. Le nostre exit, per quanto milionarie, rimangono ancora lontane da quello a cui l’economia digitale dovrebbe puntare. Just Eat oggi si compra il go to market di Pizzabo e rafforza non poco la propria posizione di leader nel mercato del food delivery in Italia.
Pochissimi i concorrenti in grado di poterla impensierire, e con la ritirata di Rocket Internet dai mercati latini, la strada è spianata per una leadership quanto mai incontrastata.
Arcangelo Rociola
@arcamasilum