Notizie dal futuro, la rubrica di Paola Pisano, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Torino e già Ministro dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione. Un viaggio attorno al mondo su tecnologia, intelligenza artificiale ed ecosistemi hi-tech
Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.
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Ventotto paesi, tra cui America e Cina, hanno accettato di lavorare insieme sull’intelligenza artificiale. La “Bletchley Declaration” è il risultato della due giorni di meeting di AI Safety Summit, organizzato da Rishi Sunak, primo ministro britannico, che riconosce “potenziali eventi catastrofici e pericolosi causati dall’avanzare di modelli di AI” da gestire a livello internazionale. Le nazioni firmatarie lavoreranno insieme affinché l’AI possa portare beneficio all’essere umano in modo affidabile e responsabile. Ma sarà possibile creare una governance globale e efficace sull’AI? Mentre l’America vuole dar vita a un istituto per valutarne i rischi, la Cina chiede la creazione di un organismo di regolamentazione internazionale, la registrazione e la verifica obbligatoria dei sistemi avanzati di AI, l’inclusione di procedure di “spegnimento” istantaneo e di destinare il 30% del budget di ricerca degli sviluppatori alla sicurezza dell’intelligenza artificiale. Intanto, la Corea del Sud ospiterà un virtual summit sull’AI nei prossimi mesi, mentre la Francia ne organizzerà uno in presenza entro un anno.
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Microsoft e ChatGPT
Microsoft è diventata la prima nel settore a rendere la tecnologia alla base di ChatGPT disponibile come funzione standard in un prodotto software di largo utilizzo. Copilot, assistente AI generativo, integrerà la versione aziendale della suite Microsoft 365 che comprende Word, PowerPoint ed Excel. La nuova funzionalità verrà venduta ad un prezzo di 36 dollari al mese e sarà disponibile per i soggetti che hanno già la versione E3 o E5. Se la nuova tecnologia andasse bene, farebbe crescere i ricavi di Microsoft dell’1% annuo, per circa 2 miliardi e mezzo. E così la vita di milioni di lavoratori sta iniziando a trasformarsi.. Ma migliorerà o peggiorerà? Copilot è in grado di aiutare 150 milioni di lavoratori a generare automaticamente documenti ed e-mail o a creare fogli di calcolo con maggiore facilità. Allo stesso tempo, il rischio di errore nell’uso di strumenti generativi è elevato, il che potrebbe creare perdita di produttività a lavoratori che non controllano l’output del lavoro della AI e, già sommersi da attività, si potrebbero trovare, invece, a dover gestire un carico ancora maggiore di lavoro.
Che cosa c’entra la grafite con l’AI?
Le licenze di esportazione obbligatorie non compromettono l’industria ma permettono al paese che le applica di individuare gli acquirenti a proprio piacimento. Dal 1° dicembre la Cina chiederà agli esportatori di grafite di alta qualità di possedere licenze. Misure simili sono già state applicate in agosto al gallio e al germanio: materiali per i semiconduttori di prossima generazione. Ma la grafite potrebbe diventare un’arma economica per la Cina? Nel 2020, per uno screzio diplomatico con la Svezia, alle aziende cinesi è stato impedito di vendere grafite ai partner del Paese. La grafite è usata negli anodi delle batterie agli ioni di litio, importanti per i piani di decarbonizzazione di molti paesi, e la Cina controlla l’80% della fornitura mondiale dei due metalli utilizzati nella produzione di chip.
AI e gender gap
Le aziende con una forza lavoro più equilibrata da un punto di vista di genere hanno performato di più dei loro colleghi meno equilibrati. Secondo uno studio di BlackRock sull’indice MSCI World – ponderato per la capitalizzazione delle società quotate in borsa – si tratta di ben 2 punti percentuali all’anno tra il 2013 e il 2022. Lo studio su 1250 aziende è uno dei più ampi mai realizzati. Le imprese in cui la diversità di genere nel management di medio e alto livello rifletteva la forza lavoro complessiva, tendevano ad avere un minore turnover dei dipendenti e a fornire rendimenti più elevati. Ma il miglioramento della redditività sarà una leva strategica per ottenere la parità di genere? Studi precedenti della McKinsey, tra cui uno che ha preso in esame 1.039 aziende in 15 Paesi, hanno collegato la diversità di genere a una redditività superiore alla media e Bank of America ha scoperto che le società pubbliche statunitensi con consigli di amministrazione più diversificati avevano un rendimento del capitale proprio più elevato, oltre a una minore volatilità degli utili rispetto alle loro omologhe meno diversificate.