Il terzo trimestre 2023 è stato il migliore per la Big Tech dal 2020: ha superato i 247 milioni di iscritti
Per ora il rincaro sugli abbonamenti deciso da Netflix non riguarda gli utenti italiani, ma negli ultimi anni tutti gli aggiornamenti sulle tariffe per godersi film e serie in streaming hanno finito per coinvolgere anche il nostro Paese. La società ha infatti deciso che negli Stati Uniti l’abbonamento base per i nuovi clienti sale da 9,99 a 11,99 dollari e aumenta anche il costo della versione premium da 19,99 a 22,99 dollari. Il Wall Street Journal spiega che gli abbonati a Netflix dovranno pagare di più anche in UK e in Francia, anche se non sembrano coinvolti gli abbonamenti con pubblicità e l’abbonamento base.
Nel frattempo Netflix ha riportato numeri incoraggianti sugli abbonati: nel terzo trimestre 2023 sono stati 8,8 milioni i nuovi iscritti al servizio, con un incremento di oltre il 10% (frutto anche della nuova politica che contrasta la condivisione delle password). Per il gigante dello streaming è il miglior trimestre dal 2020 e oggi supera i 247 milioni di clienti in tutto il mondo. Il sito Gizmodo ha titolato: “Le cose vanno alla grande per Netflix, dunque aumenta i prezzi”. Lo stesso magazine online fa notare che i risultati sono arrivati in un contesto non facile per l’industria dell’intrattenimento, messo alla prova dai lunghi mesi di sciopero a Hollywood da parte di sceneggiatori e attori.
«Gli ultimi sei mesi sono stati impegnativi per il nostro settore a causa degli scioperi congiunti di sceneggiatori e attori negli Stati Uniti – si legge nella lettera spedita agli azionisti di Netflix -. Mentre abbiamo raggiunto un accordo con la WGA (sindacato degli sceneggiatori, ndr), le trattative con la SAG-AFTRA (il sindacato degli attori e degli artisti, ndr) sono in corso. Siamo impegnati a risolvere le questioni rimaste in sospeso il più rapidamente possibile, in modo che tutti possano tornare a lavorare per realizzare film e spettacoli televisivi che piacciano al pubblico».