Il 17 ottobre a Milano si terrà l’evento delle Federazione Utilitalia per facilitare l’adozione di nuove tecnologie e affrontare le transizioni ecologica, energetica e digitale. StartupItalia è media partner
Dietro a un problema c’è spesso un’opportunità, ma viviamo nel tempo della complessità che va scardinata e tradotta attingendo dalla contaminazione dei saperi e dallo scambio delle competenze. La Federazione Utilitalia lo ha capito benissimo, supportando lo sviluppo delle progettualità innovative delle utilities associate e agevolando il confronto con le migliori startup del settore. Le utilities sono protagoniste della trasformazione sostenibile e digitale che sta coinvolgendo i comparti dell’idrico, dell’ambiente e dell’energia. Per cogliere le opportunità di questa sfida è nato il progetto Utilitalia Innovation, realizzato dalla Federazione Utilitalia: una serie di eventi organizzati a Firenze, Verona e Bari per dar voce alle molteplici soluzioni digitali e innovative implementate dalle aziende associate, in un’ottica di knowledge sharing e reciproca condivisione.
Il 17 ottobre si prosegue con l’Innovation day: a Milano, al Palazzo dei Giureconsulti, ventotto startup innovative incontrano le oltre 400 aziende associate alla Federazione – che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas, rappresentandole presso le Istituzioni nazionali ed europee – per verificare come le migliori soluzioni tecnologiche possano rispondere alle esigenze delle utilities sui territori e contribuire ad elevare la qualità dei servizi offerti. StartupItalia è media partner dell’evento e Chiara Trombetta, Head of Media & Events, è la moderatrice.
Con il progetto Utilitalia Innovation la Federazione favorisce la diffusione delle migliori pratiche delle imprese sul territorio nazionale. Ne abbiamo parlato con il Presidente della Federazione Utilitalia, Filippo Brandolini.
Presidente, quali sono le esigenze alla base dell’Innovation Day?
Vogliamo offrire delle opportunità di conoscenza e confronto, facilitando l’adozione di tecnologie per affrontare e governare le transizioni ecologica, energetica e digitale. Utilitalia rappresenta un sistema industriale di imprese ricco e articolato che fa leva sull’innovazione nei comparti idrici, ambientali ed energetici. Soprattutto le realtà più strutturate investono nelle nuove idee, nell’open innovation e nella contaminazione virtuosa delle competenze, per migliorare le performance ambientali, l’efficienza economica e l’efficacia dei servizi.
Come si svolgerà l’evento?
Aiuteremo le nostre aziende a proiettarsi all’esterno facendole incontrare con ventotto startup che operano nei settori dell’acqua, dei rifiuti, dell’energia, dei big data e dell’intelligenza artificiale, selezionate da noi con il supporto degli esperti di GELLIFY. Vogliamo verificare come le migliori soluzioni tecnologiche presenti sul mercato possano rispondere alle esigenze delle utilities sui territori, e contribuire a elevare la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Oggi le innovazioni delle aziende che rappresentiamo sono principalmente il risultato dell’attività di ricerca e sviluppo interna, perciò vogliamo allargare il perimetro dell’innovazione, rendere sistematico e costante l’incontro con le startup.
Un evento che rientra in un percorso che non si concluderà il 17 ottobre a Milano…
L’innovation day è una tappa di un percorso che proseguirà con nuovi appuntamenti proprio per rispondere alle esigenze delle nostre imprese: vogliamo facilitare l’incontro con le realtà più brillanti in grado di trasferire tecnologie e nuove competenze. Nei mesi scorsi abbiamo organizzato eventi territoriali a Firenze, Verona e Bari per confrontarci sulle migliori pratiche innovative messe in campo dalle utilities associate. Abbiamo evidenziato progettualità interessanti e potenzialmente replicabili in altri territori. Ora è il momento di guadarci intorno e selezionare nuove idee delle startup innovative.
Alcuni esempi di pratiche innovative di successo?
Penso alla trasformazione digitale nella gestione dei servizi di raccolta, ai sistemi innovativi di sanificazione e contenimento delle emissioni degli impianti, alla gestione smart delle reti di teleriscaldamento e di distribuzione gas; e ancora alla tecnologia applicata alla riduzione delle perdite idriche e alla gestione ottimale delle reti, oppure al fotovoltaico galleggiante. Sono numerosissime le applicazioni delle tecnologie digitali per supportare la raccolta dei rifiuti, ottimizzare l’utilizzo dei contatori, verificare eventuali malfunzionamenti. C’è un grande lavoro da fare e questo patrimonio di conoscenza va condiviso e diffuso.
Tra tutte le applicazioni tecnologiche, qual è la più promettente per i vostri settori?
Le tecnologie digitali sono abilitanti ai fini della transizione energetica e più in generale per l’economia circolare, perciò abbiamo grandi aspettative. L’intelligenza artificiale è una delle tecnologie più promettenti per le aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas. È applicabile alle reti di teleriscaldamento e a quelle energetiche, così come alle energie rinnovabili. Ad esempio, all’evento tenutosi a Verona sono stati presentati progetti per migliorare l’efficienza energetica e facilitare l’incontro tra domanda e offerta di servizi di teleriscaldamento. L’AI può offrire grande supporto anche al trattamento dei rifiuti, migliorandone il riciclo. Le applicazioni sono potenzialmente tantissime.
Parliamo di investimenti: nel 2021 le utilities (dati Utilitatis) hanno investito 296 milioni. Qual è la prospettiva?
I 296 milioni di euro sono stati investiti in digitalizzazione per tecnologie quali gli smart meter, l’informatizzazione dei processi aziendali, il telecontrollo e lo sviluppo hardware e software per la gestione delle reti. Dal 2019 al 2021, nonostante la pandemia, gli investimenti sono cresciuti del 3% dedicati alla ricerca e all’innovazione. È aumentato anche il numero dei brevetti. Gli attuali trend sono incoraggianti e il volume degli investimenti è destinato a crescere per rispondere all’urgenza di sviluppare nuove innovazioni. In tal senso confidiamo che dal PNRR arrivi un’ulteriore spinta.