In futuro, grazie a guida autonoma e AI, le flotte potranno operare su territori sensibili senza l’intervento umano
Dopo avervi raccontato del round Serie A da 209 milioni di euro chiuso da Helsing, startup tedesca attiva nell’ambito della Difesa, torniamo in Germania per parlarvi di un’altra tecnologia nel ramo defencetech, in fase decisamente più embrionale. ARX ha chiuso il round pre-seed a 1,15 milioni di euro, guidato da Project A Ventures. La sua è una tecnologia anzitutto hardware che consiste nello sviluppo di robot che si spostano su cingoli, il cui scopo è il supporto degli eserciti e delle forze di sicurezza in contesti bellici o di calamità naturale.
Come si legge su Tech.eu i robot in questione hanno differenti funzionalità . Possono imitare il suono degli spari, fungono da macchine della nebbia, sono in grado di disturbare il segnale dei droni e di segnalare la presenza di mine. Tra gli obiettivi di ARX c’è poi quello di affidarsi all’intelligenza artificiale e alla guida autonoma per far sì che in futuro una flotta dei propri robot possa operare su un territorio sensibile senza alcun intervento umano.
Tra le funzionalità di questa tecnologia c’è anche quella di fornire la connessione a internet in contesti dove la rete è assente, magari a seguito di un attaccato a infrastrutture chiave. Il pensiero va subito a Starlink, divisione della SpaceX di Elon Musk, che fornisce internet satellitare e che da quasi due anni assicura la connessione alla popolazione e all’esercito in Ucraina.