L’azienda li aveva bannati nel 2019 per contrastare la diffusione di fake news
X, l’ex Twitter, tornerà a ospitare spot elettorali sulla piattaforma. La novità , a poco più di un anno dalle presidenziali USA, è destinata a far discutere dal momento che questi contenuti non compaiono sul social network dal 2019, anno il cui l’azienda aveva imposto uno stop per questioni legate anche alla diffusione di fake news. Dopo aver acquisito la società nel 2022 per 44 miliardi di dollari, Elon Musk ha rivoluzionato il prodotto, provocando non pochi malumori. Al momento, come sottolinea Reuters, soltanto l’app cinese TikTok proibisce spot elettorali.
Elon Musk, imprenditore sempre difficile da decifrare nelle sue martellanti dichiarazioni, ha spiegato tempo fa che X non è immune dal rischio fallimento. Nel frattempo sul social è ricomparso dopo anni di attesa (mancava dal gennaio 2021) l’ex presidente USA Donald Trump, che ha pubblicato la foto scattatagli nel carcere di Fulton County, dove si è recato per poi uscirne dopo pochi minuti pagando una cauzione (è accusato insieme ad altri imputati di aver tentato di ribaltare il voto in Georgia alle elezioni del 2020). Dal momento che resta il candidato repubblicano con più possibilità di correre alle elezioni non è improbabile che torni a utilizzare X dove conta quasi 90 milioni di follower.
Su X e altri social la disinformazione è un tema ancora lontano dall’essere risolto. Musk ha acquisito Twitter con l’obiettivo di farne la piazza del free speech, contro ogni forma di censura. I prossimi mesi sveleranno che impatto avrà questo approccio al dibattito pubblico. L’impiego di intelligenza artificiale per realizzare video e audio falsi per attaccare gli avversari pone un enorme interrogativo: ne abbiamo avuto un assaggio in questo spot pubblicato dal Partito repubblicano in risposta alla ricandidature di Biden alla Casa Bianca.