E per i deceduti come si farà?
Elon Musk continua nella sua rivoluzione di Twitter. L’ultima novità riguarda gli utenti inattivi, quelli che magari si erano iscritti molti anni fa e che poi non hanno più partecipato al dibattito sulla piattaforma. Nelle scorse ore il Ceo ha postato un avviso importante rivolto a loro. «Stiamo eliminando gli account che non hanno avuto alcuna attività da diversi anni», ha cinguettato. Abituato a usare Twitter ogni giorno, ogni ora, non è la prima volta che Musk affronta la questione della partecipazione su Twitter: in passato, quando ancora non aveva acquisito il social per 44 miliardi di dollari, si era scagliato contro quegli account che, pur seguiti da decine di milioni di persone, postavano raramente. Uno dei profili criticati era quello dell’ex presidente USA Barack Obama.
We’re purging accounts that have had no activity at all for several years, so you will probably see follower count drop
— Elon Musk (@elonmusk) May 8, 2023
Con questa purga imminente all’interno di Twitter diversi utenti si sono subito allertati. John Carmack, ex CTO di Oculus, ha risposto a Musk suggerendogli di riconsiderare la decisione. «Vedo ancora persone che apprezzano tweet vecchi di dieci anni, ma le discussioni sono già spesso frammentate con tweet cancellati o non disponibili. Non peggiorare la situazione!». Musk gli ha risposto che tutto sarà archiviato, dunque non cancellato per sempre.
I may be reading this incorrectly, but if you are actually deleting inactive accounts and all their historic tweets, I would STRONGLY urge you to reconsider.
Letting people know how many “active” followers they have is good information, but deleting the output of inactive…
— John Carmack (@ID_AA_Carmack) May 8, 2023
Tra gli utenti inattivi da tempo ci sono anche nomi noti, come Donald Trump, bannato da Twitter dopo i fatti di Capitol Hill del 6 gennaio 2021 e riammesso da Musk pochi mesi fa. Il tycoon non posta dall’8 gennaio 2021: anche lui sarà vittima della purga? Staremo a vedere. Nel frattempo una delle conseguenza di questa operazione drastica riguarda il fatto che moltissimi username di persone tolte da Twitter saranno disponibili per chi è meritevole. C’è infine un altro nodo che Musk dovrà affrontare: diversi utenti si sono opposti alla purga perché, così facendo, l’imprenditore sudafricano andrebbe a oscurare profili di persone decedute, che sui social mantengono una presenza a cui i cari potrebbero volere non rinunciare. Sono profili in cui sono custoditi ricordi, fotografie, pensieri che senz’altro non meriterebbero di finire nel tritacarne della purga.