L’imprenditrice puntava a rimanere in libertà per fare appello alla condanna per truffa. Ma il giudice ha fissato la data in cui dovrà raggiungere un penitenziario in Texas
Elizabeth Holmes, l’ex amministratrice delegata e fondatrice di Theranos condannata lo scorso anno per truffa, dovrebbe varcare la soglia del carcere il prossimo 27 aprile. Deve scontare una pena di 11 anni legata alla gestione della startup e in particolare modo alle bugie dette agli investitori. La biotech, che prometteva di rivoluzionare il settore delle analisi del sangue prelevando una semplice goccia di sangue, per lungo tempo è stata portata in palmo di mano non soltanto dall’ecosistema a stelle e strisce, ma anche dai potenti tra i quali ex presidenti come Bill Clinton. Negli ultimi mesi gli avvocati di Holmes hanno fatto di tutto per ritardare il trasferimento in prigione, come ad esempio richiedere che l’ex imprenditrice rimanesse libera mentre faceva appello.
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Il giudice statunitense Edward Davila ha spiegato che è improbabile che l’appello ribalti la situazione giudiziaria di Elizabeth Holmes. Theranos, prima dello scoppio dello scandalo sollevato grazie agli articoli del Wall Street Journal, era arrivata a una valutazione da 9 miliardi di dollari con centinaia di milioni ricevuti in finanziamento. Sunny Balwani, che con Holmes ha condiviso la storia imprenditoriale in Theranos e una relazione, dovrà andare in carcere sempre questo mese. Il tribunale nel frattempo ha già informato che Elizabeth Holmes dovrà scontare gli 11 anni di pena in un istituto federale in Texas, a Bryan, così da facilitare le visite dei famigliari. Il caso di Theranos è stato uno dei più eclatanti nella storia della Silicon Valley. Una truffa che ha fatto luce su come una giovane imprenditrice sia riuscita a raggirare per anni il sistema, presentando presunte innovazioni su un tema così sensibile come quello della salute.