Se anche voi, come noi, amate l’autunno, dovete correre ad acquistare il titolo di debutto di Kela van der Deijl
Esiste un legame indissolubile tra i funghi e i videogame ed è rappresentato ovviamente dai titoli della saga di Super Mario (a proposito, letta la recensione di Super Mario Bros. Wonder?). Poi c’è la giovane sviluppatrice olandese Kela van der Deijl che è letteralmente ossessionata dai miceti, tanto da rendere il suo primo videogame, Mail Time, un vero e proprio “gioco a pois”.
Mail Time, c’è posta per te
Mail Time è un’avventura rilassante, che ci porta a godere delle meraviglie autunnali di un placido boschetto abitato da piccole e simpatiche creature. Se avete giocato o letto la nostra recensione di Lake, sappiate che i due titoli sono molto simili. E non solo perché in entrambi ci si cala nei panni di un postino.
In tutti e due, infatti, la consegna della posta è solo una scusa per entrare e arrivare al cuore di una placida comunità in cui tutti conoscono tutti e paiono avere un gran bisogno di raccontarsi e confidarsi, magari spettegolando un pochino. Entrambi sono incredibilmente placidi, anche se per fortuna Mail Time lascia nel garage il soporifero furgone di Lake optando per una più dinamica avventura simil platform 3D. Si salta un sacco, si rimbalza moltissimo e si plana come nei titoli più recenti di Zelda (qua la nostra recensione di The Legend of Zelda – Tears of the Kingdom), servendosi ovviamente di una lettera.
Non ci sono nemici, non c’è nemmeno possibilità di farsi male quando si cade dall’alto. Mail Time è un videogame a misura di bimbo o comunque per tutti coloro che non hanno mai tenuto un pad in mano. Anche i piccoli, grandi, problemi che assillano gli animaletti che vi commissioneranno missioni sono in realtà divertissement ludici certo non paragonabili alle quest degli adventure tradizionali. Mail Time del resto vuole spingere il giocatore a godersi la magia dell’autunno, inondandolo di consigli su come vivere al meglio la vita.
Delizioso il comparto tecnico: difficile pensare che tutto ciò sia stato sviluppato da una sola sviluppatrice, per di più molto giovane e alla prima esperienza. Il mondo di gioco è raccolto, certo, ma ha stile da vendere, visto che i nostri animaletti vivono in teiere riadattate ad abitazioni e tutti gli animaletti sono ben caratterizzati. Anche le musiche sono belline e il fatto che i personaggi parlino il bizzarro idioma dei vecchi Banjo-Kazooie è solo l’ennesimo aspetto in grado di strappare un sorriso inatteso. Inatteso come una lettera che reca con sé belle notizie.