Dall’Ungheria una startup ci propone un riuscito strategico in tempo reale, una volta tanto godibile anche senza mouse e controller
Se volessimo proprio esagerare nel riassumere cos’è The Valiant, fresco di approdo sulle console d’ultimissima generazione, potremmo dire di una sorta di Advance Wars in cappa e spada (a proposito, qui la recensione di Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp).
I ragazzi di KITE Games, startup videoludica fondata a Budapest nel 2014, sono riusciti a sviluppare uno strategico in tempo reale (quello griffato Nintendo è a turni) immediato, adrenalinico e divertente, che contempla quasi tutti gli aspetti classici di tutte le grandi produzioni (a iniziare dalla necessità di progredire di livello in livello per sbloccare nuove abilità ), senza però appesantire le meccaniche di gioco.
Non manca davvero nulla rispetto ai grandi classici del genere: abbiamo eserciti suddivisi in unità (cavalleria, fanteria, arcieri), ogni categoria ha pro e contro (i cavalieri travolgono i fanti ma rischiano di essere decimati a distanza dalla pioggia di frecce degli arcieri, di contro questi ultimi periscono come mosche se trascinati nel cuore della pugna), abbiamo eroi più forti del normale che col loro carisma sono in grado di far compiere imprese improbabili ai propri uomini e, soprattutto, un terreno ricco di insidie da tenere sempre in considerazione nelle proprie strategie.
Perché, nella miglior tradizione degli strategici bellici, le radure permettono di avanzare rapidamente ma non consentono attacchi a sorpresa (anzi, rendono i soldati comodi bersagli) mentre le zone boscose sono l’esatto opposto: garantiscono copertura da sguardi e archi indiscreti ma rallentano il passo. The Valiant propone quindi un set di regole alquanto classiche, smussate però dalla sua natura votata all’azione. Non crediate però che questo abbassi il livello di sfida perché il titolo ungherese si rivela impegnativo fin dalle primissime battute.
Se a questo ci si aggiunge che gli eroi andranno accuratamente selezionati in base alla campagna da affrontare e che alle battaglie principali si affiancano decine e decine di scontri secondari, si scopre come un titolo apparentemente semplicistico si riveli invece intrigante e inaspettatamente profondo. Proprio come lo strategico Nintendo.