L’azienda di San Diego specializzata in headset aggredisce il mercato con un nuovo prodotto di fascia alta. Ecco cosa ne pensiamo dopo averlo ampiamente provato
Abbiamo provato a lungo, per circa due mesi, le Turtle Beach Stealth Pro. Lo abbiamo fatto con le ultime uscite su PlayStation 5, PS4 e su PC e Switch (soprattutto, a essere sinceri, con The Legend of Zelda – Tears of the Kingdom, Dead Island 2, Street Fighter 6 e, non contenti, abbiamo persino riniziato Resident Evil 4 per valutare l’immersività in un titolo di grande atmosfera come il capolavoro Capcom). In più, ce le siamo portate pure al lavoro, le abbiamo utilizzate per le call e ci abbiamo ascoltato la musica tornando a casa in metro. La recensione si potrebbe già concludere qui, dicendovi che se volete farvi un bel regalo, le Turtle Beach Stealth Pro sono l’accessorio hi-tech che stavate cercando.
Intendiamoci, non costano affatto poco. Anzi. Per portarsele a casa occorre prepararsi psicologicamente a dire addio a 330 euro, che per un videogiocatore medio significa rinunciare all’acquisto delle quattro/cinque prossime novità in arrivo sul mercato. Ma le le Turtle Beach Stealth Pro valgono ogni singolo centesimo, configurandosi come la Ferrari delle cuffie per gamer. Partiamo dal solo aspetto che ci ha fatto storcere il naso, sebbene sia collegato più a una questione di diritti (immaginiamo) che non a un limite vero e proprio del prodotto.
Vengono vendute in due versioni, una per console Sony e l’altra per console Microsoft. Fin qui nulla di strano: tantissime altre case concorrenti operano la medesima suddivisione. Ma il fatto è che con il loro duplice collegamento wireless con un dongle USB da 2,4 GHz cui si aggiunge il classico Bluetooth 5.1 sono virtualmente universali. Tuttavia, solo la versione per Xbox è compatibile anche con le console Sony, mentre la versione per PlayStation 4 e 5 non lo è con le piattaforme di gioco Microsoft… Insomma, in fase di acquisto meglio fare attenzione a questo particolare.
Le Turtle Beach Stealth Pro avvolgono le nostre orecchie con due driver da 50 millimetri con magneti al neodimio, capaci di ricoprire lo spettro di frequenze dai 10 Hz ai 22 kHz. Dunque persino oltre a quelle che noi umani riusciamo a udire e questo non per soddisfare una eventuale platea canina, ma per garantire massima fedeltà ai due estremi. Gli smanettoni potranno divertirsi mettendo mano alle impostazioni via app o via software per PC. Ogni cambiamento verrà inviato direttamente all’headset, in modo da essere salvato direttamente nell’hardware.
Appena si indossa l’accessorio ci si ritrova catapultati nel gioco, anzi, in un gioco nuovo, perché le Turtle Beach Stealth Pro sono in grado di farvi cogliere suoni e rumori, fruscii e stridii, che prima senz’altro non sentivate. Aspetto non da poco, c’è pure la cancellazione attiva del rumore che, come anticipavamo, le rende anche ideali sul lavoro (ci si sente insomma un po’ meno in colpa per aver sborsato tanto). A questo proposito ringraziamo Turtle Beach per non aver conferito al prodotto un aspetto eccessivamente da gamer: il design è minimal – forse troppo -e benché la qualità dei materiali sia perfettamente in linea con la fascia alta del dispositivo (soprattutto le imbottiture dell’archetto e dei padiglioni), qualche sforzo in più poteva essere fatto per differenziare i pulsanti sull’auricolare destro, troppo ravvicinati e simili nella forma (al tatto solo uno si distingue presentando una superficie rugosa).
Prima di chiudere è doveroso spendere qualche parola sul dongle USB per il collegamento wireless da 2,4 GHz che, aprendo la confezione, ci ha sorpreso, in quanto non è la canonica chiave USB ma una elegante base di ricarica per la batteria intercambiabile, fasciato da un anello led che indica ictu oculi lo stato del collegamento delle cuffie e del microfono. Si collega via USB, appunto, e se questo vi sta mandando in crisi perché non ne avete più libere, tranquilli: include a sua volta una porta USB. Insomma, questo è ciò che offre la casa, noi in più possiamo dire che il top di gamma di Turtle Beach sorprende per vestibilità (specie considerato che le cuffie in questione non sono affatto leggere, eppure si possono indossare tranquillamente per lunghe e indiavolate serate multiplayer o per la visione di un film di due ore, senza sentirle pesare sulla testa o comprimerci le orecchie) e per la qualità del suono resa. L’isolamento offerto è totale (per questo forse non conviene troppo indossarle all’aperto), capace di immergerci in un gioco come ben poche altre volte ci era capitato. Ottimo pure il microfono, che vanta sul software decine di impostazioni ad hoc. Insomma, che altro dire? Come dicevamo all’inizio di questa prova con mano, se volete farvi un bel regalo…