“In Olanda abbiamo aperto l’azienda e il conto in banca in 45 minuti mentre qui i tempi sono biblici”. Per il nostro format Italiani dell’altro mondo abbiamo raccolto la storia di Vico Food Box, startup nata all’estero ma rientrata nel nostro Paese: “Abbiamo lavorato un anno e mezzo in Olanda per poi tornare a Napoli: ora vorremmo allargarci all’Europa”
Dall’Olanda a Napoli. Vico Food Box è un e-commerce di prodotti tipicamente italiani nato in Olanda che è tornato in Italia, a Napoli, città natale dei cofounders. Spedisce prodotti alimentari made in Italy con consegne a domicilio in tutta Europa e nel Regno Unito. Sostenere e valorizzare il territorio e il Made in Italy è la mission della startup che ha lavorato per un anno e mezzo nei Paesi Bassi prima di tornare in Italia. Nata da un’idea di Gennaro, Vittorio, Debora e Antonio, Vico Food Box spedisce prodotti alimentari italiani in tutta Europa e in UK, garantendo anche un servizio di logistica refrigerato in Olanda. Una startup che è nata nei Paesi Bassi, dove ha lavorato per un anno e mezzo, ed è tornata in Italia, nella città natale dei due cofounders. “Ci chiamiamo Vico Food Box proprio perché vogliamo esprimere la nostra vicinanza ai vicoli di Napoli ma allo stesso tempo il nostro sguardo internazionale – affermano i cofounders – Esprimendo, al contempo, la nostra territorialità ma anche il legame con i clienti”.
Come è nata l’idea?
Ci trovavamo in Olanda ma ci mancava molto l’Italia. Volevamo portare anche qua odori e sapori di casa. Ad Amsterdam, dove l’azienda è nata e ha vissuto il suo primo periodo, conoscevamo benissimo il target per cui abbiamo creato una bella community con i nostri clienti. Chi vive in Italia, spesso, non riesce a dare il giusto valore ai prodotti italiani, mentre gli italiani espatriati restano molto legati al territorio. Tramite il nostro e-commerce vendiamo prodotti alimentari, soprattutto tipici del Sud Italia, ma anche per la cura domestica e del corpo, oltre a giochi tipicamente italini come la tombola o la Settimana Enigmistica. Sulle nostre box lasciamo un messaggio per il cliente; personalizzato: un modo carino per ringraziarlo. Vendiamo anche in B2B prodotti refrigerati, con l’obiettivo di estendere questo tipo di logistica anche in UE in 36 ore.
Quali differenze avete riscontrato tra il mercato italiano e quello olandese?
In Olanda l’offerta di lavoro è vasta. Ad esempio, a fronte di una richiesta di lavoro per 1000 persone si riscontrano 3000 offerte idonee. In Italia, per la stessa richiesta ci saranno, si e no, 300 posizioni aperte. Abbiamo importato il modello olandese e nordeuropeo al Sud con un team che dà grande risalto, prima di tutto, alle persone. Ci definiamo coraggiosi per avere creato l’azienda all’Estero e averla riportata in Italia. La burocrazia, nei Paesi Bassi, è molto più snella rispetto al territorio nazionale. Abbiamo aperto l’azienda e il conto in banca in 45 minuti mentre qui i tempi sono biblici; si impiegano circa 4 mesi e anche i costi sono molto più alti. Allo stesso tempo, c’è da dire che in Italia si denota un grosso potenziale inutilizzato. Altra differenza sono i tempi di lavoro: noi abbiamo voluto valorizzare le persone e ci siamo inseriti sul territorio con una realtà giovane. Il venerdì finiamo tutti prima e ci beviamo un drink assieme: è un’occasione per staccare la testa e per confrontarci al di fuori dell’ambiente lavorativo.
“In Olanda abbiamo aperto l’azienda e il conto in banca in 45 minuti mentre qui i tempi sono biblici”
Da chi è composto il team di Vico Food Box e quali risultati avete raggiunto?
Siamo 24 ragazzi giovanissimi dove la formazione fa la differenza, in un team molto omogeneo composto al 50% da donne e al 50% da uomini. Il primo anno il nostro fatturato era sotto i 300mila euro; nel 2020 siamo arrivati a circa 950mila euro; valore che si è alzato a un milione e 400mila euro nel 2021 e che si chiuderà a 2 milioni nel 2022. Tutto questo con una pandemia nel bel mezzo del nostro percorso.
“Siamo team molto omogeneo composto al 50% da donne e al 50% da uomini”
Quali sono le vostre chiavi del successo?
Crediamo che sia essenziale migliorarsi sempre; aumentare il proprio know how e le aspettative che abbiamo verso i clienti e verso l’azienda stessa. Vogliamo creare team sempre più grande e, per questo, è nel nostro interesse avere persone che crescano con noi. Vorremmo allargare il format a tutta Europa, riducendo il consumo di plastica sostituendolo con un packaging ecosostenibile che già stiamo utilizzando. Attualmente siamo presenti con un magazzino in Olanda e due in Italia e spediamo in 25 nazioni europee. In particolar modo, sono di nostro interesse il mercato, chiaramente, olandese, ma anche quello tedesco, inglese e francese.
Leggi anche: A Rocket Internet guidava il food delivery globale. Poi ha fondato una startup sulla salute mentale a Madrid
“Vorremmo allargare il format a tutta Europa, riducendo il consumo di plastica”
Quali sono i vostri prossimi obiettivi?
Nel macro, vorremmo spingerci anche oltreoceano mentre, ragionando nel breve periodo, ad aprile apriremo un nuovo magazzino e raddoppieremo la forza lavoro, per dare sempre più valore al Made in Italy e spingere sempre più prodotti locali sul sito. In questo senso, stiamo ricercando circa 15 persone da impiegare in magazzino e altre dieci in ufficio.