È tempo di superare stereotipi e luoghi comuni. Perché mai come oggi il gaming è declinato al femminile. “Sono 3 miliardi i giocatori nel mondo, di cui 15, 5 milioni in Italia. Il 50% è donna e l’età media è di 40 anni”, racconta Fabio Viola, tra i più noti game designer al mondo
“L’industria del gaming, oggi, vale 200 miliardi di dollari in indotto diretto, e il 50% dei videogamer è donna – così aveva detto Fabio Viola, professore, videogame designer e producer, a SIOS Summer 2022 durante il panel “Metaversi, VR, AR, Gamification: perchè non è più un gioco da ragazzi” – Lo stereotipo del nerd brufoloso, chiuso nella sua cameretta, a partire dal 2007 è, piano piano, scomparso. Si pensi che, oggi, l’età media di chi utilizza un videogioco è sui 40 anni, e uno dei target in più forte sviluppo è quello degli over 50; un trend che è stato possibile con la ludicizzazione e la gamification che è entrata anche nelle vite di chi non ha mai utilizzato un videogioco ma se lo ritrova in azienda, a scuola, in fabbrica. E il futuro sarà nel metaverso”.
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Videogaming: le stime italiane
Dopo il boom del 2020, il business dei videogiochi in Italia è cresciuto del 2.9%, toccando un nuovo record di 2 miliardi e 243 milioni di euro. Sono 3 miliardi i gamer in tutto il mondo, di cui 15, 5 milioni in Italia (il 35% della popolazione), e molti di loro giovanissimi. Con lo svilupparsi di nuovi ambienti virtuali, come i metaversi, le dinamiche del mondo del gaming sono destinate ad avere un impatto ancora più ampio. Secondo una ricerca condotta su 1.400 gamer da Preply, piattaforma di apprendimento delle lingue, i videogiochi stimolano capacità di problem solving (53%); capacità decisionale (48%); creatività e abilità sociali nei bambini (rispettivamente, 51% e 43%). Per contro, influiscono in modo negativo sul sonno (46%). E se il segmento dei videogiochi, in Italia, vale 1,8 miliardi di euro, sul fronte hardware, le console next gen hanno registrato un incremento del 21,6%.
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Abbiamo chiesto a Fabio Viola di indicarci una lista delle influencer più conosciute nel settore.
Chi sono le videogamer italiane da seguire secondo Fabio Viola
Tra le videogamer italiane più seguite, secondo Fabio Viola, ci sono:
I’m Violet: Concetta Viola, con i suoi quasi 500.000 followers, è una delle più influenti donne streamer su Twitch nel mercato italiano. Nel suo canale tratta principalmente videogiochi ma anche chiacchierate in stile Just Chatting, ASMR, Challenge, Fitness e Reaction. Fotomodella, ha collaborato anche con PlayBoy e GQItalia.
Kurolily: Sara Stefanizzi è attiva su Twitch dal 2013 e nel suo canale spazia dall’horror, all’action al mmorpg (ovvero giochi di ruolo multigiocatore), per finire al roleplay. E’ anche capitano di una squadra di esports, i Fordzilla, e ha presentato assieme a Daniele Bossari “House of Esports”, un programma televisivo legato ai videogiochi.
XFelicia: Valentina Zoffoli vive a Milano e lavora in CoolMaster. Ha una grande passione per i media e le tecnologie digitali e nel suo canale, che oggi conta circa 40.000 followers, si possono trovare prevalentemente live di gaming in cui gioca.
Kafkanya: Virginia Gambatesa è originaria di Bari e vive a Milano. È appassionata di cinema e doppiaggio e lo streaming su Twitch è diventato il suo lavoro. Oltre alle live verticale sul gaming (telltale, puzzlegame, avventura grafica, battle royale e moba), nel suo canale possiamo trovare delle dirette in cui cucina, disegna, dipinge, e altro.
Ckibe: Roberta Sorge, oltre ad essere un’illustratrice e graphic designer, è anche una delle streamer più seguite ed è diventata Twitch Ambassador in occasione del TwitchCon.
La Sabri gamer: Sabrina Cereseto, 34 anni, ha spopolato su YouTube con video e gameplay dei suoi giochi preferiti. E’ stata anche Miss Eleganza nel 2008, ma nonostante il suo aspetto fisico estremamente femminile, racchiude un animo da “maschiaccio“, avendo sempre preferito giochi come Fifa e Super Mario, che da sempre la appassiona assieme a “Life is Strange”, gioco interattivo che imita la vita reale.