Meeters, startup di turismo sostenibile, conta 37mila utenti, con una media di 300 eventi al mese organizzati anche con guide professioniste
Nata un po’ per caso da un post su Facebook, Meeters, startup di turismo sostenibile, oggi conta 37mila utenti e ha in attivo una media di 300 eventi al mese, organizzati con guide professioniste. “Nel 2017 avevo organizzato un meetup su Facebook – afferma Davide Zanon, CMO e CPO di Meeters – con lo scopo di socializzare. Da questo incontro virtuale è nata un’idea: creare un social per riscoprire le bellezze del nostro Belpaese e, allo stesso tempo, mettere in contatto i viaggiatori“. Nel giro di pochissimo tempo, la piattaforma ha contato più di 30.000 iscritti attivi. “In particolar modo, il nostro target copre la fascia 40-60 anni (di cui il 63% donne e il 37% uomini) che hanno voglia, anche dopo il lungo periodo di lockdown, di andare alla scoperta delle bellezze che offre la nostra incredibile terra avvalendosi anche dell’esperienza di guide professioniste”.
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Meeters: il social dei viaggiatori
Le attività organizzate da Meeters si svolgono, in particolar modo, nel centro e nord Italia. Previa iscrizione, l’utente che si è registrato sulla piattaforma può sfogliare il catalogo virtuale alla ricerca delle offerte che preferisce. Tra queste, ad esempio, ci sono anche proposte di cene o aperitivi. Tramite la piattaforma, si può entrare in contatto con altri viaggiatori; gli altri “meeters”, per capire chi parteciperà a un determinato evento, oppure chi avrebbe intenzione di farlo; stabilendo un contatto. “La membership costa 29 euro all’anno e solo l’anno scorso, quando, purtroppo, non eravamo ancora fuori dall’emergenza sanitaria, il 50% dei nostri utenti ha deciso di rinnovare anche per quest’anno – spiega Zanon – Tendenzialmente proponiamo itinerari e gite organizzate con guide turistiche a gruppetti di massimo 25 persone. Lo scopo di Meeters è quello di creare nuove amicizie e semplificare le esperienze di viaggio“. Oltre a Davide Zanon (31 anni), a lavorare in Meeters ci sono Claudio Perlini (32 anni), cofounder, e poi Francesco Nazari Fusetti (34 anni), tra i fondatori di ScuolaZoo e oggi general manager.
«Oggi, nel team, siamo in 34. Meeters combina la solidità di un business travel con una formula di membership tipica dei servizi digitali: un mix perfetto ad altissimo potenziale», commenta Nazari Fusetti per spiegare l’aumento di fatturato della startup, un tour operator che ha continuato a crescere in questi anni di pandemia, nonostante le restrizioni imposte dal Covid. La startup ha da poco chiuso una campagna di crowdfunding su Mamacrowd grazie alla quale è riuscita a raccogliere contributi da parte di 389 investitori, che hanno lavorato con la community al fine di implementare la sezione Marketing e quella tecnologica.
E proprio perché la maggioranza delle utenti iscritte a Meeters sono donne, l’app sta supportando il progetto Women for women against violence, a sostegno di coloro che combattono contro la violenza domestica o una malattia. “In questo periodo, inoltre, Meeters con il supporto di alcuni volontari bilingui, ha creato un canale Telegram dove organizzare brevi lezioni online gratuite di italiano, a persone di nazionalità ucraina che sono scappate dalla guerra“, afferma Zanon.
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I prossimi steps di Meeters
“Adesso vogliamo crescere non soltanto in termini numerici di iscritti ma anche in termini assoluti, sul territorio – afferma Zanon – Stiamo effettuando microtest in Spagna per verificare e validare differenze e somiglianze con quello italiano. Tramite l’app, vogliamo diventare un everyday product a cui l’utente accede anche soltanto per rendersi conto delle meraviglie che può esplorare nei territori adiacenti a quello in cui si trova. Recentemente, siamo riusciti a integrare il servizio di chat all’interno dell’app; mentre, prima, utilizzavamo Telegram. Un servizio che è, oggi, molto apprezzato dagli utenti, i quali, ancora prima di aver comperato il biglietto, accedono alla chat per capire con chi poter svolgere una determinata attività ”.
Meeters ha generato ricavi per 422mila euro nel 2019, che sono diventati 800mila nel 2020 e 1,2 milioni di euro lo scorso anno. “Quest’anno puntiamo a raddoppiare”, conclude Zanon.