Nell’area EMEA strette 125 collaborazioni con startup e aziende
«Operiamo nell’healthcare. Per farlo dobbiamo costantemente accedere alle innovazioni più competitive». Letizia Goretti è Senior Director, Transactions & Alliances, Genomics and Nano-Electronics di J&J Innovation, realtà nata nel 2013 all’interno dell’ecosistema di Johnson & Johnson. In questa intervista a StartupItalia ci ha spiegato come opera questo soggetto in uno dei campi del business dove la necessità di capitali deve fare spesso i conti con i tempi (lunghi) della ricerca. In quasi dieci anni di attività , considerando soltanto l’area EMEA (Europe, Middle East and Africa) J&J Innovation ha stretto 125 collaborazioni con aziende mediante investimenti da 650 milioni di dollari, ai quali vanno poi sommati gli 800 milioni di Venture Capital.
«La nostra missione è portare soluzioni e prodotti per risolvere problemi, curare malattie», ha spiegato Goretti. Ma per farlo non bastano soltanto i fondi. «Una grande idea può arrivare in qualsiasi luogo, certo. Ma è più probabile sbocci negli ecosistemi altamente funzionanti. Da questa considerazione ci è venuta l’idea di creare posti fisici in cui ci potessimo connettere al di là delle funzioni corporate». Il riferimento è ai quattro Innovation Center di J&J Innovation, dislocati in tutto il mondo: a San Francisco, a Boston, a Londra e a Shanghai.
Dai dati disponibili in merito all’Italia, il nostro non è uno dei paesi con cui J&J è riuscito a instaurare molte collaborazioni lato startup. Guidano invece paesi come UK, Belgio, Germania, Francia e Olanda. «Bisogna accendere un riflettore sull’ecosistema – ha commentato Goretti rispetto alla situazione nazionale. Vediamo una serie di punti di forza in Italia: molta produzione accademica, investimenti pubblici che si allineano alle strategie industriali; gli indicatori di investimenti privati sono netta in crescita, anche se ancora non confrontabili con la media europea; una migliore integrazione darebbe grande impulso al settore».
A ridosso dallo StartupItalia Open Summit Sardina Edition, in programma il 19 maggio a Cagliari, l’occasione dell’intervista a Letizia Goretti, Senior Director, Transactions & Alliances, Genomics and Nano-Electronics di J&J Innovation è stata importante per ragionare sull’ecosistema e sulla necessità che tutti gli attori siano coinvolti. Negli ultimi anni, ad esempio, J&J ha investito e preso parte a diverse iniziative legate all’healthcare.
Nel 2021 Mestag Therapeutics, azienda che si occupa di malattie infiammatorie, ha annunciato un accordo con Johsnon & Johnson Innovation (J&J ha partecipato al seed da 11 milioni di dollari); poche settimane fa VantAI, specializzata nell’ambito dell’intelligenza artificiale, ha comunicato la chiusura di un accordo di collaborazione pluriennale con Janssen Pharmaceutica NV, una delle aziende farmaceutiche di Johnson & Johnson; sempre di recente Rondo Therapeutics, specializzata nell’ambito oncologico, ha chiuso un round Serie A da 67 milioni di dollari, al quale ha partecipato anche Johnson & Johnson Innovation.