L’opera di Super Awesome Hyper Dimensional Mega Team convince per grafica e game design
Agli eroi sembra tutto facile, ma non è così. Un tempo, magari, erano underdog e nessuno avrebbe mai puntato su di loro. Troppo deboli, fisicamente impreparati, troppo normali (che parola orribile). E invece sempre più videogiochi ci insegnano ad andare oltre le apparenze, proponendo storie originali che trattano i temi della nostra epoca uscendo dai soliti schemi. The Knight Witch è la prima fatica per PC e console – noi lo abbiamo testato su Nintendo Switch – della startup spagnola Super Awesome Hyper Dimensional Mega Team. Si tratta di un metroidvania dalla grafica sorprendente e stracolma di dettagli nella quale la nostra protagonista Rayne volerà per salvare il mondo da una terribile minaccia.
Disponibile in italiano, con una traduzione che rimane fedele al tono a volte serio e a volte leggero dei dialoghi, The Knight Witch inizia con il botto. Lo scontro finale tra le Knight Witch e l’Imperatore ci mette di fronte a una battaglia da non prendere sotto gamba e che, tra l’altro, funziona come tutorial sfidante. Una scelta apprezzabile che, per una volta, ci evita di eliminare nemici davvero troppo deboli e preferisce metterci al cospetto di una macchina da guerra che esplode una pioggia di proiettili.
I temi alla base di The Knight Witch riguardano la lealtà , la forza del team e, soprattutto, la difesa del pianeta. La situazione che il gamer vive nei primi secondi di gioco è devastante: il mondo è stato depredato e saccheggiato senza alcun rispetto per la natura. La pace che un tempo regnava non esiste più e governando una delle quattro Knight Witch cercheremo di contrastare un uomo spietato, accecato dall’avidità e inconsapevole della distruzione che ha portato.
Successivamente The Knight Witch ci porta in una situazione più tranquilla, quando i sopravvissuti hanno deciso di ricostruire la civiltà sotto terra, al riparo dalle minacce che arrivano dal cielo. La condizione di queste persone è senz’altro rilassata, ma basta parlare con alcuni NPC per rendersi conto di quanta rabbia ci sia, di quanto manchino cose un tempo date per scontate, come il caldo del sole sul viso. Purtroppo non passerà molto prima che Rayne sia costretta ad affrontare una prova alla quale, forse per rassicurarsi, mai si sarebbe ritenuta pronta.
In The Knight Witch non si corre, ma si vola. E questo è un elemento del gameplay che gli sviluppatori hanno inserito più che bene nel game design. Gli spostamenti sono fluidi negli spazi più o meno aperti del mondo: nessun accenno di calo di frame rate, neppure quando scattiamo per evitare i proiettili. Volteggiare è un’azione irresistibile e che rappresenta il marchio di fabbrica del videogioco.
I combattimenti avvengono in real time, nella logica dei twin stick shooter (ovvero si utilizza lo stick destro per direzionare le nostre magie). Gli scontri avvengono spesso in piccole stanze, a cui si accede percorrendo corridoi stretti che richiamano evidentemente alla labirintite tipica dei metroidvania. Ciononostante, è difficile perdersi o quantomeno inciampare nella frustrazione. L’altro elemento caratterizzante è la scelta di inserire la logica delle carte collezionabili.
Nel corso dell’avventura è possibile comporre il proprio mazzo, assegnando a ciascun tasto l’effetto di una carta. Diventa indispensabile poi raccogliere risorse, così come i cuori per alimentare la barra della vita. A livello grafico The Knight Witch è un indie pubblicato da Team17, editore molto attento a questi aspetti dei titoli. Sprite dei personaggi, ambientazioni ed effetti nei combattimenti sono il frutto di un lavoro creativo da premiare.