Il titolo migliore della saga dopo parecchi anni. Questa volta EA ha alzato l’asticella
A queste latitudini l’hockey su ghiaccio non ha sfondato, ma vi suggeriamo di non snobbare troppo NHL 23. Se i precedenti capitoli targati EA avevano perlopiù deluso il pubblico di appassionati e gamer, l’ultimo arrivato della saga si è fatta notare per una nette dose di realismo in più. Trattandosi poi di una disciplina non così nota e diffusa, anche in console, gli sviluppatori non si sono risparmiati in quanto ad accessibilità , fornendo addirittura tre modalità di comandi, il più antico dei quali risale al 1994 e consta di soli due tasti. Un saluto di benvenuto coi fiocchi per chi non ha mai avuto a che fare con un puck, il disco da spedire in rete con destrezza.
Disponibile in inglese e altre lingue (purtroppo non in italiano), NHL 23 è un titolo che ha provato a svecchiare un comparto tecnico abbastanza vetusto e poco votato all’esperienza realistica di giocatori che pattinano sul ghiaccio e rischiano le ossa a suon di body check (da vocabolario dell’hockey: “Uso del tronco, delle spalle o delle anche per colpire un avversario, specialmente in prossimità della balaustra. Se il colpo viene portato lateralmente non è fallo”). Nel nuovo videogioco questa fisicità viene resa visibile e piacevole con il pad in mano. Soprattutto quando siamo noi a infliggere.
Leggi anche: FIFA 23, la saga EA ha la sua The Last Dance. La nostra recensione per next gen
Tra gli aspetti più agonistici di NHL 23 citiamo il last chance puck movement, per aggiungere quella spettacolarità da mandare in visibilio i tifosi sugli spalti. Nei titoli precedenti capitava che dopo un contatto il nostro giocatore perdesse completamente il controllo del disco, lasciando così campo agli avversari. Grazie a centinaia di nuove animazioni inserite nel capitolo, ora possiamo invece reagire all’urto dando un ultimo disperato colpo al puck e, se possibile, segnare poco prima di atterrare sul ghiaccio.
Leggi anche: NBA 2K23, i campioni (e Michael Jordan) tornano sul parquet. La nostra prova su Xbox Series X/S
Come già in uso per altri titoli sportivi, il lavoro svolto dalla software house ha richiesto anche la registrazione di numerose mosse dal vivo, adattate poi per la console di modo da renderle più autentiche possibili. Su questo NHL 23 si è aggiudicato un voto più che positivo e fin da subito il titolo di miglior rappresentante della saga da parecchi anni. Purtroppo non si partiva da un livello altissimo e infatti le novità si fermano pressoché qui, con EA che non ha farcito il prodotto di ulteriori miglioramenti. HUT, ovvero la versione hockey di Ultimate Team, ha previsto sì le nuove card delle professioniste, con la possibilità di creare squadre miste, ma per il resto tutto richiama troppo da vicino NHL 22.
La Carriera non ha subito modifiche dando la possibilità al gamer di seguire e gestire i propri idoli. Merito va invece al comparto audio, rinfrescato e aggiornato con suoni, rumori e una vera colonna sonora da stadio. Se siete alla vostra prima esperienza con la saga e volete sperimentare un nuovo sport, NHL 23 non vi farà rimpiangere l’acquisto. Se invece avete il titolo precedente dovete considerare che troverete soltanto il miglioramento nel gameplay ad accogliervi.