Se vi piacciono i videogiochi in cui impersonate i ribelli, sappiate che non esiste soltanto Watch Dog. Da Taiwan un titolo da non lasciarsi scappare
I ragazzini, si sa, sono bravi con la tecnologia. Il talento sboccia in giovane età : alcuni degli hacker o informatici più famosi – storie vere, sia chiaro – erano riusciti a bucare siti di enti governativi tra una merendina e l’altra. Non avevano cattive intenzioni e, forse proprio per questo, ad alcuni di loro è stato promesso un posto assicurato una volta diventati adulti. La premessa per dire che non è dunque bizzarra affatto la trama di Jack Move, un RPG indie appena arrivato su Switch grazie alla software house di Taiwan So Romantic. Anche in questo caso la protagonista, Noa, è un giovanissima hacker piena di talento e risorse. Ma di fronte ha un governo senza pietà , con mercenari e truppe pronti a farla fuori per soffocare la ribellione. Preparatevi a vivere un’esperienza molto simile per spirito alla serie Watch Dog, con una pixel art da nostalgia.
In Jack Move incontriamo Noa in un vicolo, alla soglia di un sito sensibile, evidentemente molto sorvegliato. L’RPG, strutturato con combattimenti a turni come vuole la migliore tradizione, conduce il gamer in ambienti 2D dove, senza preavviso, non esistono punti di riferimento sul prossimo scontro da affrontare. Come in Pokémon o Final Fantasy, lo scontro inevitabile col nemico viene preannunciato da un allarme, che rompe lo schermo e ci getta nella mischia. Noa a quel punto deve combattere.
Come potete apprezzare dal trailer e dalle immagini nella nostra recensione, Jack Move è un prodotto indie basato su un comparto grafico eccellente, fatto di dettagli e una discreta quantità di elementi da raccogliere per potenziare il nostro arsenale. Trattandosi di un’ambientazione cyberpunk, sotto quella prevedibile e costante pioggia che rende tutto più cupo, non abbiamo soltanto armi a disposizione, ma anche la tecnologia che ci torna utile – se non vitale – nei momenti più delicati.
Jack Move, purtroppo, è disponibile soltanto in inglese, ma i brevi dialoghi sono comunque comprensibili e non sempre necessari ai fini della storia. Quel che va invece affrontato con pazienza è il menu che ci si presenta in fase di combattimento. Come abbiamo detto non si offende solo fisicamente, ma anche attraverso attacchi informatici, e combo sensazionali da sfruttare al meglio in mini giochi stile quick time event; la modalità “Execute” sfrutterà la potenza dei software contro i nemici; e non è da sottovalutare l’importanza della Cache.
In alto a destra, gli sviluppatori hanno inserito una striscia di tessere in cui troviamo la sequenza dei turni del combattimento in corso. In alcuni casi Noa si alternerà con i nemici, ma il campo di battaglia potrebbe fare un bel regalo, ovvero un attacco doppio da parte degli avversari. In una circostanza simile, magari con poca vita, attivando la “Cache” non soltanto avremo uno scudo che limiterà i danni, ma potremo fregare il sistema e auto-assegnarci due attacchi consecutivi.
Insomma, Jack Move è un inno alla libertà dei ribelli, che con le giuste strumentazioni possono gabbare i cattivi di turno. La lista degli obiettivi si aggiorna ed è sempre a disposizione. Data comunque la limitata area da esplorare, non correte il rischio di perdervi. Non appena finisce un combattimento fate bene attenzione a curarvi e a cercare in giro casse con risorse per arricchire l’inventario.
Le animazioni, soprattutto nei combattimenti, sono davvero un piacere per gli occhi, con stili di attacco che non si ripetono; i nemici, anche loro, variano in sprite e mosse (troverete davvero di tutto lungo il cammino). Non si può infine non fare cenno alla colonna sonora, superba perché in grado di immergerci in un clima cyberpunk, con continui stimoli a suon di bit.