Dallo startupper Julien Ribassin, che a Sapporo ha fondato la sua software house e Gabe Miller, artista di Seul, un platform davvero focoso
Se questi giorni vi sembra di morire dal caldo, aspettate allora a scaricare Firegirl Hack ‘n Splash Rescue su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S o Nintendo Switch perché l’atmosfera potrebbe a dir poco infiammarsi.
Firegirl Hack ‘n Splash Rescue, un po’ platform un po’ gestionale
Nato dalla collaborazione tra lo startupper Julien Ribassin, che a Sapporo, capoluogo di Hokkaido, un’isola montuosa a nord del Giappone, ha fondato la sua software house, Dejima, e Gabe Miller, artista di Seul, noto soprattutto per il suo lavoro su giochi come Strike Vector, Remilore e Megacopter, Firegirl Hack ‘n Splash Rescue è la versione migliorata ed espansa del titolo omonimo uscito in origine solo su PC.
Il gioco è un platform piuttosto atipico in cui, nei panni di una giovane vigilessa del fuoco in erba, occorre spegnere una lunga serie di incendi, generati proceduralmente. La prima missione, nonché input per le vicende che ci vedranno protagonisti, ci vedrà estinguere le fiamme che stanno distruggendo… la caserma dei pompieri.
Proprio così. Già da questo antefatto si può intendere l’ironia e lo stile sopra le righe di Firegirl Hack ‘n Splash Rescue, che tratta eventi calamitosi con la dovuta leggerezza. Siamo pur sempre in un videogame. Ma, soprattutto, su quel fatto si innesta la doppia anima del gioco, mezzo platform mezzo gestionale. Una volta spente tutte le fiamme, il nostro primo compito sarà difatti ricostruire il proprio HQ, renderlo più sfavillante che mai, quindi iniziare a reclutare personale, che saranno gli strambi figuri che salveremo dalle fiamme lungo i livelli.
L’esplorazione di questi ultimi avviene sfruttando l’ascia, utile a rimuovere ostacoli di piccoli e medie dimensioni, e soprattutto il proprio zaino, che può essere usato sia per spegnere gli incendi (che in realtà sono causati da demoni del fuoco), sia come jetpack per spiccare brevi voli, in modo non dissimile allo SPLAC 3000 di Super Mario Sunshine (a proposito, letta la nostra recensione di Super Mario 3D All-Stars?).
Ed esattamente come nell’estivo platform Nintendo ambientato a Delfinia, anche in Firegirl Hack ‘n Splash Rescue bisognerà prestare massima attenzione alle proprie riserve d’acqua, perché non c’è nulla di peggio per un pompiere di restare a secco sul più bello. L’aspetto più interessante di questa produzione asiatica riguarda il fatto che, almeno nelle prime battute, si ha la sensazione che la propria eroina sia troppo lenta e impacciata (del resto è appesantita dalla tuta, dall’ascia e dall’estintore), ma basta prenderci la mano per iniziare a compiere evoluzioni incredibili, necessarie per affrontare in velocità i livelli, da completare nell’arco di tre minuti (ma un po’ di tempo supplementare lo si ottiene estinguendo i roghi)
Davvero di gran caratura la caratterizzazione e lo stile grafico, che fondono ambientazioni 3D ben fatte e zeppe di dettagli con personaggi in grafica Dot e dai caratteri anni ’80, che a noi hanno ricordato alcuni titoli per Commodore e Amiga.
Insomma, se siete alla ricerca di un platform leggermente diverso dal solito, Firegirl Hack ‘n Splash Rescue è senz’altro il titolo che fa per voi, anche perché, oltre a vantare un buon level design e una più che discreta varietà tra un quadro e l’altro, offre una profondità inattesa, data dalla possibilità di reclutare pompieri, potenziare l’equipaggiamento e perfino giostrarsi con il pagamento delle bollette della caserma che gestiremo.