Buona l’idea di Micropsia Games. Sull’esecuzione qualche dubbio
Su PlayStation 4 è da poco atterrato The Watchmaker, titolo sviluppato da Micropsia Games. Alexander è un tipo mingherlino che ritroviamo addormentato su una scrivania, all’interno di una sorta di laboratorio che si inserisce a sua volta in una torre misteriosa piena di marchingegni e ingranaggi tipici di un orologio. Il riferimento al tempo come avversario e principale problema da risolvere arriva subito, grazie alla voce narrante. Il protagonista ha addosso una sorta di zaino, che ci ricorda ogni volta quanto veloce scorre il tempo. Se all’inizio possiamo avere 40 anni scopriamo ben presto che la nostra vita volerà via e ci ritroveremo ben presto alla soglia dei 90, prossimi alla morte. A meno che non troviamo delle contromisure per ingannare il tempo e continuare in questo labirinto.
Pur tra mille distinguo, The Watchmaker ci ha ricordato la folle ambientazione di una saga come Psychonauts. Se in quel caso esploravamo cervelli e combattevamo contro incubi e altre stranezze, nei titolo per PS4 oggetto della nostra recensione il percorso è un pelo più lineare (e molto più ripetitivo). Grazie a una calamita potentissima siamo in grado di sistemare ingranaggi e sollevare elementi molto pesanti; nonostante il nostro fisico non incuta gran timore agli avversari, siamo dotati di un guanto tech in grado di emettere un’onda potentissima che spazzerà via i nemici.