Dall’episodio I al IX. In un meraviglioso set di mattoncini
L’opera di TT Games promette emozioni e un’esplosione di mattoncini: è uscito, anche per gli schermi di Xbox Series X/S, un nuovo capitolo che omaggia la saga forse più famosa di tutti i tempi. LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker è un prodotto che ha il difficile compito di far incontrare appassionati storici e gamer che non si ricordano a memoria la lore dell’universo di George Lucas. Forse alcuni potrebbero storcere il naso di fronte a battaglie a colpi di spade laser in cui epica e ironia si spartiscono (50 e 50) la sceneggiatura. Rivivrete sì lo scontro dell’Episodio I – La minaccia fantasma – tra Darth Maul, Qui-Gon Jinn e il suo padawan Obi-Wan Kenobi con la medesima colonna sonora. Ma ricordatevi: parliamo sempre di mattoncini LEGO. Scoprite di più nella nostra recensione LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker.
LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker
Fare o non fare
LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker non è un titolo complesso. Anzi: la facilità con cui si abbattono i primi avversari è disarmante e ci fa prendere dimestichezza con la Forza. Grazie ai nostri poteri da Jedi possiamo sollevare oggetti e scagliarli contro le truppe nemiche, ottenendo pure una cascata di coriandoli di mattocini. Sono le monete fondamentali che occorrono per potenziare i moltissimi personaggi che andremo a interpretare. L’elemento ruolistico si può aggiornare in qualsiasi momento della partita. Ogni missione e mappa offrono inoltre la possibilità di raccogliere i mattoncini Kyber, ben più rari e preziosi: ne occorrono piccole manciate per rendere sempre più forti i personaggi. Il nostro suggerimento è di non precipitarsi nella storia principale, ma esplorare anche le missioni secondarie.
A livello di combattimento LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker è godibile anche se in alcuni punti fin troppo abbordabile. I boss non sempre rispondono con prontezza ai nostri attacchi e, cosa non da poco, se moriamo li ritroviamo comunque nello stesso punto, con la vita non ristabilita. Senz’altro vale come elemento accomodante verso i gamer che hanno la fregola di una progressione spedita verso le pagine successive dei vari episodi. Si combatte anche a mani nude, oppure con le pistole. Ma se siete in cerca di esperienza toste questi non sono i Jedi che fanno per voi. Completano il quadro i mini giochi, gli enigmi e fasi di frenetico button mashing.
Un set impressionante
Non è il primo videogioco in cui LEGO e Star Wars si fondono. Eppure il titolo di TT Games è riuscito in un’opera sorprendente, ricreando decine e decine di ambientazioni diverse. In ordine sparso atterriamo su Tatooine, facciamo visita ai Gungan su Naboo. Insomma: le pellicole sono state replicate in un film di mattoncini. E questo, va da sè, è un invito a nozze per chi ama soffermarsi sui dettagli. Città , navi spaziali e altri luoghi sono spazi in cui non c’è nessuna fretta di procedere verso l’obiettivo principale. Fermatevi ad esplorare tutti gli angoli, parlate con gli NPC (spesso spuntano missioni secondarie) e, soprattutto distruggete ogni cosa attorno a voi per fare incetta di mattoncini.
Divertimento per due
In LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker non c’è il multiplayer online, ma soltanto in locale. Con un pad in più a disposizione l’avventura si fa senz’altro più caciarona, soprattutto nelle fasi di combattimento. Con lo schermo diviso a metà , non è obbligatorio restare sempre uniti: anzi è consigliato esplorare le mappe. Ma attenzione: in single player non ci si muove mai da soli. Nei vari capitoli delle trilogie saremo sempre in buona compagnia e per passare da Obi-Wan-Kenobi a Jar Jar basterà solo premere un pulsante. Nelle fasi di combattimento questa facilità può essere anche un’arma a doppio taglio, dal momento che il nostro compagno governato dall’AI potrebbe non essere così vicino al nemico come ci aspetteremmo.