Il più grande evento del comparto non si farà, né fisico, né virtuale. Sperando sia un arrivederci e non un addio
La notizia era nell’aria da tempo. E forse anche l’E3 sarà ricordato tra le cose rivoluzionate durante la nostra strenua lotta alla pandemia. ESA, pur non avendo ancora ufficializzato alcunché avrebbe proceduto a informare i suoi partner che non ci sarà nessun evento digitale o fisico. Insomma, l’E3 2022 è stato cancellato. A rivelarlo, all’improvviso, un tweet di Will Powers, responsabile delle PR di Razer, che ha affermato che è stata inviata un’e-mail che annuncia la cancellazione anche dell’E3 digitale. ESA avrebbe ventilato un ritorno in grande stile per il 2023, ma è difficile crederle, visto che allora saranno già due anni che non si celebrerà un evento simile dal vivo e la cancellazione di quest’ultima edizione, quasi a ridosso della kermesse losangelina, ben fa intuire lo stato comatoso in cui versasse l’organizzazione. Le big si organizzeranno con conferenze proprie, insomma, come del resto aveva iniziato a fare da tempo.
Just got an email… It’s official, E3 digital is official cancelled for 2022. Lots of mixed feelings about this…
— Will Powers 🛫 NYC (@WillJPowers) March 31, 2022
Finisce così un’era che andava avanti dal 1995, fatta di ballerine, nani e tantissime paillettes, che tradotto significa uno spettacolo americano superbo, potente, emozionante (non a caso fatto coincidere molto spesso da alcune software house col Kodak Theatre, lo stesso degli Oscar), coi suoi riti e le sue liturgie laiche, le musiche a tutto volume, le scenografie di cartapesta, bellissime standiste e gadget per la stampa da rivendere su eBay appena rientrati in patria.
I nerd non amano la gente, non amano la confusione, i bagni di folla, ma amavano l’E3, che era diventato l’appuntamento clou dell’anno, capace di infiammare le nostre estati non solo dal punto di vista meteorologico. Una tre giorni che, nelle migliori delle annate, si traduceva in gragnuolate di annunci capaci di far cascare la mandibola e svuotare il portafogli.
Poi, l’E3, come Sanremo, come ogni grande manifestazione che si rispetti, puntualmente era in grado di far polemica, di polarizzare gli animi: chi lo trovava elettrizzante, chi sottotono, chi “la penultima edizione era sempre meglio dell’ultima” e chi invece si accontentava di respirarne le atmosfere, anche da casa, accaldato, in piena notte per via del fuso orario, davanti al monitor del PC.
Noi abbiamo amato ogni E3, anche i più brutti. Ci siamo emozionati vedendo i nostri idoli (gente che il 99% della gente nemmeno ha mai sentito nominare) salire sul palco, dire qualcosa magari in un inglese stentato e imbarazzante, o anche semplicemente annunciare che avevano grandi piani, senza però rivelare quali fossero.
Ci sono stanti concerti memorabili, annunci al cardiopalma, gaffe imbarazzanti, sbadigli, colpi di scena… C’è stato un periodo in cui l’E3, prima di essere cancellato, era tutto questo e forse pure qualcosa in più. Tante software house se ne erano distaccate, nel corso degli anni, preferendo comunicare in altro modo alla propria utenza le novità in arrivo, ma prima del Covid-19 aveva comunque sempre tenuto botta. Per questo speriamo sia solo un arrivederci e non un addio.