L’esigenza di risparmiare fa bene al pianeta. Il 90% della carbon footprint di un dispositivo elettronico deriva dal processo di produzione
Ricondizionato. Alzi la mano chi conosceva questo participio passato soltanto 2 o 3 anni fa. O chi ha mai usato il verbo ‘ricondizionare’ in una frase comune. Invece ora è diventata la “parolina magica” per tutti i nostri acquisti, specie se tecnologici. Probabilmente anche per questo Back Market, marketplace di elettronica ricondizionata, ha avuto gioco facile nel concludere un round di investimenti pari a 450 milioni di euro che fa seguito alla raccolta di serie D dello scorso maggio. Il round è condotto dal nuovo investitore Sprints Capital con il continuo supporto degli investitori già presenti al fianco di Back Market.
Il round di serie E consente all’azienda di “rafforzare la sua leadership di marketplace esclusivamente dedicato alla vendita di prodotti elettronici ricondizionati da esperti”, come annunciano dal Gruppo. Il cofondatore e CEO di Back Market, Thibaud Hug de Larauze, ha spiegato: “Il nostro obiettivo è rendere l’elettronica ricondizionata la prima scelta per gli acquisti tecnologici. Ci aspettiamo di vedere, nel mercato dell’elettronica, uno sviluppo analogo a quello del mercato delle auto di seconda mano, le cui vendite sono aumentate rispetto alle auto nuove. Il sostegno e la fiducia di questi fondi, insieme alla crescita della nostra clientela, segna un passo importante nel percorso di Back Market e, soprattutto, per l’economia circolare nel suo insieme”.
Ormai l’acquisto di oggetti ricondizionati è ben più di una semplice moda, derivante magari da necessità economiche. Da qui la fiducia che gli investitori hanno deciso di tributare a Back Market con il nuovo aumento di capitale. Secondo uno studio condotto da Kantar, 1 acquirente su 5 afferma di aver adottato abitudini più sostenibili dall’inizio della pandemia nel marzo 2020.
“È un dato davvero incoraggiante, considerando che il 90%* della carbon footprint di un dispositivo elettronico deriva dal processo di produzione”, dicono dall’azienda. “Allungare la vita degli smartphone e degli altri dispositivi elettronici contribuisce significativamente al rallentamento del cambiamento climatico”.
“Portiamo le migliori pratiche di e-commerce a un livello superiore con la qualità premium dei nostri prodotti e indirizzando immediatamente i clienti verso i venditori con le migliori performance per lo specifico prodotto ricercato. La qualità dei venditori è monitorata grazie a oltre 20 parametri”, ha spiegato Hug de Larauze.
In Germania, la società investirà 60 milioni di euro e vuole triplicare le dimensioni del team locale. Attiva già in 13 paesi europei, l’azienda continuerà a investirvi massicciamente per consolidare la posizione in questi mercati strategici, perseguendo al contempo “ambiziosi piani di espansione in Europa e non solo”. Attualmente la piattaforma comunica di avere oltre 6 milioni di clienti in tutto il mondo.