Nel mirino tutti i contenuti fake sui vaccini per il Covid e non solo
“YouTube non tollera contenuti relativi al COVID-19 che comportino un serio rischio di esporre gli utenti a danni gravi”. Così apre la pagina che aggiorna il regolamento per tutti i video pubblicati sulla piattaforma di proprietà di Google. Uno dei siti più visitati al mondo, attraverso il quale moltissime persone si informano, ha deciso di dare un’ulteriore stretta per contrastare fake news e disinformazione. Negli ultimi tempi gli Stati Uniti hanno alzato la voce contro le Big Tech, tentando allo stesso tempo di rafforzare la collaborazione su questioni chiave come la cybersecurity. Ricordiamo, per esempio, la frase choc del Presidente USA, Joe Biden, quando a luglio si è spinto a dire che piattaforme come Facebook stanno «uccidendo persone» dal momento che lasciano campo libero a profili e pagine dove vengono diffuse informazioni manipolate, false e dannose.
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No vax, cosa non è più ammesso su YouTube
La lotta delle Big Tech contro le fake news è uno dei temi più delicati della nostra epoca. Social e piattaforme sono ancora piazze digitali in cui ritroviamo quotidianamente contenuti violenti e falsi: da parte loro le società rivendicano operazioni di pulizia e di contrasto ferree. Come ha spiegato YouTube, nell’ultimo anno ha cancellato 130mila filmati sul coronavirus con contenuti manipolati. Le novità delle ultime ore non riguardano soltanto il coronavirus, ma tutti i vaccini riconosciuti dalla Organizzazione Mondiale della Sanità , sui quali non è più ammessa disinformazione. Ecco l’elenco con alcuni esempi di argomenti vietati sulla piattaforma ripreso dal sito ufficiale:
- Negazione dell’esistenza del COVID-19
- Affermazioni che negano che ci siano stati decessi dovuti al COVID-19
- Affermazioni che sostengono che un determinato farmaco o cura possano assicurare la guarigione dal COVID-19
- Affermazioni secondo le quali l’idrossiclorochina possa curare il COVID-19
- Promozione della Soluzione Minerale Miracolosa (MMS) per la cura del COVID-19
- Affermazioni secondo le quali determinate persone godono dell’immunità dal COVID-19 sulla base dell’etnia o della nazionalità di appartenenza
- Affermazioni che promuovono l’assunzione di rimedi casalinghi in sostituzione delle cure mediche per chi presenta i sintomi
- Affermazioni che dissuadono dal rivolgersi a un medico quando si presentano i sintomi
- Video secondo i quali l’accensione di fuochi d’artificio purifichi l’aria dal virus e ne prevenga la diffusione
- Affermazioni secondo le quali il COVID-19 sia causato dalle radiazioni prodotte dalle reti 5G
- Affermazioni secondo le quali indossare una mascherina causi un pericoloso calo dei livelli di ossigeno
- Affermazioni secondo le quali il vaccino anti COVID-19 sia usato come strumento di riduzione della popolazione
- Affermazioni secondo le quali il vaccino anti COVID-19 porti a contrarre altre malattie infettive o renda le persone più vulnerabili nei confronti di tali malattie
- Affermazioni secondo le quali i vaccini anti COVID-19 contengano un microchip o un dispositivo di monitoraggio
“Data l’importanza della discussione pubblica e del dibattito per il processo scientifico – si legge nel pezzo di annuncio delle nuove linee guida – continueremo a permettere contenuti sulle politiche dei vaccini, sulle nuove sperimentazioni dei vaccini e sui successi o i fallimenti storici dei vaccini su YouTube. Saranno permesse anche testimonianze personali relative ai vaccini”. L’importante è che il content creator non inciti altre persone a non vaccinarsi.