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La quinta puntata di Born Digital Connect è dedicata alla creazione di valore in azienda mediante l’adozione di una cultura basata sui principi della Sostenibilità
Dopo avere trattato le dinamiche e gli approcci che permettono alle realtà Digital Native (e non solo) di scalare il business in modo flessibile e veloce anche grazie all’adozione di una cultura basata sui valori di Diversità, Inclusione ed Equità, la prossima puntata di Born Digital Connect, la content series di StartupItalia powered by Google Cloud Italia – in programma il 21 settembre alle 17:30 – sarà dedicata al tema della Sostenibilità: le imprese che adottano strategie e processi sul piano ambientale, sociale ed economico per essere sostenibili oltre che Smart, diventano più efficienti e produttive?
Come per i precedenti incontri, è prevista la partecipazione attiva di 20 CEO, Founder e C-Level di alcune delle più innovative realtà imprenditoriali italiane.
La roadmap dello Sviluppo sostenibile
Secondo la definizione del report “Our Common Future”, pubblicato nel 1987 dalla Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere quelli delle generazioni future.
Secondo questa definizione, il concetto di sostenibilità si basa su tre pilastri, la cosiddetta “triple bottom line”, che rendono compatibile lo sviluppo delle attività economiche con la salvaguardia dell’ambiente: Sostenibilità ambientale, atta a garantire la disponibilità e la qualità delle risorse naturali, Sostenibilità sociale per garantire qualità della vita, sicurezza e servizi per i cittadini e Sostenibilità economica, volta a garantire efficienza economica e reddito per le imprese.
In pratica, essere sostenibile per un’impresa significa essere capace di coniugare il business con l’attenzione all’ambiente e al sociale.
L’esigenza, nella Società, così come all’interno delle aziende, è trasversale: come emerge dal recente sondaggio pubblicato dal World Economic Forum, che sul tema ha organizzato il Sustainable Development Impact Summit, 9 cittadini su 10, a livello globale, auspicano di vivere in un mondo più sostenibile ed equo nel post-Covid19 e il 72% si aspetta una trasformazione nel proprio stile di vita, piuttosto che un ritorno al passato.
Un’organizzazione sostenibile ha visione, strategia e investe. Nel benessere dei collaboratori, nell’innovazione di processo e di prodotto, nell’attenzione al cliente, nel controllo della filiera e opera in modo corretto ed etico con fornitori e partner commerciali, a cui richiede lo stesso approccio.
Simona Roveda, co-fondatrice di Fattoria Scaldasole nel 1986 e di LifeGate nel 2000, è da anni in prima linea su queste tematiche, con un pensiero chiaro: “la transizione ecologica si realizza con l’impegno di tutti e con la connessione armoniosa di valori condivisi che interagiscono e si completano naturalmente. I problemi del mondo, dalle crisi energetiche a quelle finanziarie, climatiche, alimentari, sanitarie, migratorie, fino alle guerre e alle disuguaglianze, non possono essere affrontati separatamente perché sono tra loro interconnessi”.
Per lo sviluppo delle imprese, la Sostenibilità, con la sua triplice natura ambientale, sociale ed economica, è il nuovo paradigma: oggi l’economia vive una trasformazione verso un modello in cui gli interessi delle persone, del pianeta e dei profitti devono convergere. E ogni individuo può essere protagonista del cambiamento con il proprio stile di vita, le diverse esperienze, capacità e possibilità.
Il tessuto imprenditoriale italiano sta aggiornando le proprie strategie in termini di sostenibilità, soprattutto in seguito alla mutazione del contesto innescata dal Covid-19: secondo quanto emerge dalla ricerca di EY, “Seize the change: futuri sostenibili”: su 260 aziende italiane analizzate, l’84% dispone di un piano industriale che contiene azioni di mitigazione e/o di adattamento ai cambiamenti climatici.
La maggiore sensibilità rispetto a queste tematiche, però, non è ancora del tutto focalizzata: il 70% delle aziende analizzate prevede un piano di sostenibilità corredato da obiettivi, ma solo il 23% ha definito le tempistiche del raggiungimento degli obiettivi “green”.
Secondo Jacqueline Pynadath, Director, Sustainability & Innovation for EMEA South di Google Cloud, “la strada verso un futuro più pulito e sano comincia dalle piccole decisioni quotidiane”. Per avviarsi su questa strada, per l’azienda è di fondamentale importanza capire dove investire tempo e risorse, tenendo in considerazione che implementare la Sostenibilità è un lavoro cross-funzionale, che si riflette lungo l’intera catena del valore.
La tecnologia abilita lo sviluppo sostenibile
Gli stakeholder oggi cercano una leadership attiva che guardi alla sostenibilità nel medio-lungo termine e la tecnologia si rivela un abilitatore della svolta sostenibile in azienda, non solo per la scelta eco-sostenibile, ma anche a sostegno di innovazione e scalabilità e a vantaggio del business: elementi come i Data Analytics, insieme a Intelligenza Artificiale e Machine Learning si rivelano fattori critici di successo.
Sottolinea infatti Jacqueline Pynadath, “i data center e i reparti IT delle aziende sono tra i maggiori consumatori di energia. I CIO oggi si trovano quindi a ricoprire un ruolo senza precedenti per guidare la trasformazione aziendale con un approccio sostenibile: in base alle tecnologie che scelgono di adottare possono ridurre l’impatto ambientale dei processi IT e ridurre le emissioni, ma anche ridisegnare le soluzioni e il modello di business per servire i propri clienti in modo più green”.
Dalla scelta di dispositivi, servizi, partner e tecnologie carbon-neutral, all’utilizzo di data center ad alto coefficiente di risparmio energetico, dall’utilizzo di energia “carbon-free” ottenuta da fonti rinnovabili, che rendono sostenibile anche il luogo di lavoro, alla riduzione fino all’eliminazione dell’utilizzo della plastica, sostituita con prodotti ricavati da materiali riciclati, oggi gli ambiti per essere sostenibili sono tanti e diversi.
Di questo e molto altro si discuterà nel corso della puntata del 21 settembre, mentre l’illustratore Alessandro Ripane identificherà e riassumerà le parole chiave che più rappresentano i temi legati al tema della Sostenibilità, nella visione dei partecipanti alla quinta puntata. La word cloud che ne scaturirà sarà parte dei contenuti del white paper che presenteremo in occasione di StartupItalia Open Summit 2021.
Alla fine del ciclo di eventi StartupItalia e Google Cloud condivideranno dei documenti, o linee guida, a beneficio di tutto l’ecosistema imprenditoriale italiano per una ripartenza secondo principi e conoscenze condivisi per un’economia sempre più agevolata dall’innovazione.
Fino ad oggi hanno partecipato a Born Digital Connect i Brand e le aziende: 2watch, Abiby, AppQuality, Azzurro Digitale, Beintoo, Big Profiles, BizAway, Buzzoole, Datrix, Casavo, Chili, Class Editori, Codemotion, Docety, Epicura, Exprivia, FILO, Filoblu, Foorban, Fresco Frigo, Gamenet Group, GLE HOLDING – GOLEE, Google, Illimity, Italel, JustBit, La Passione Cycling, Lastminute, Mind The Gum, Marketers, Musement, Neosurance,Pigro, Planet Smart City, Restorative Neurotechnologies, Shopfully, SOS Tariffe, Spaggiari, Talent Garden.