Un nuovo modo di concepire l’education che ha spinto Synesthesia a credere nel “progetto Wibo” sia con un investimento in equity sia mediante un piano di accelerazione del business che vedrà coinvolti i suoi esperti a supporto della startup in termini di strategia, ricerca, sviluppo e distribuzione del prodotto
Nuove possibilità di crescita nel mondo delle corporate: sono queste le basi della partnership tra Synesthesia e Wibo, la startup torinese che ha lanciato sul mercato una piattaforma innovativa capace di trasformare eventi formativi in esperienze interattive di condivisione dal valore unico. Un concept che ha portato la startup a crescere in pochi mesi di attività e che deve il suo successo a un team dinamico e al pivot realizzato in periodo di lockdown, quando le richieste delle aziende e le esigenze della formazione da remoto hanno portato alla realizzazione di uno strumento in grado di rendere divertenti i momenti di apprendimento grazie alla gamification.
Wibo e Synesthesia insieme per l’interactive learning
La piattaforma di intrattenimento educativo realizzata da Tommaso Seita e Alessandro Busso (22enni torinesi) per testare, implementare e diffondere soluzioni digitali che rendano l’esperienza di apprendimento divertente e memorabile, cresce a vista d’occhio.
Applicando le dinamiche del gioco, Wibo consente a chiunque di creare velocemente quiz educativi personalizzati da condividere e far giocare in diretta o in differita a studenti e colleghi: il coinvolgimento creato dal quiz consente di veicolare più facilmente le informazioni, che saranno quindi più facilmente assimilate.
Uno strumento dalle grandi possibilità di business e un nuovo modo di concepire l’education che ha spinto Synesthesia a credere nel “progetto Wibo” sia con un investimento in equity sia mediante un piano di accelerazione del business che vedrà coinvolti i suoi esperti a supporto della startup in termini di strategia, ricerca, sviluppo e distribuzione del prodotto.
Quest’ultimo rappresenta infatti un significativo punto di contatto tra le due realtà, che si rivolgono a un target simile di aziende clienti: grazie a questa partnership Synesthesia includerà Wibo in progetti di open innovation all’interno delle corporate per supportare la formazione dei dipendenti e aumentare il coinvolgimento durante gli eventi interni.
Diffondere un nuovo modo di fare formazione e intrattenimento
“Abbiamo conosciuto Wibo quasi per caso: serendipity! e nel giro di pochissimi giorni è nata subito una grandissima complicità: l’idea alla base dell’iniziativa imprenditoriale è molto brillante, semplice ed efficace e siamo rimasti affascinati dalla capacità dei due founder, Alessandro e Tommaso, di diffondere un nuovo modo di fare formazione e intrattenimento: il loro entusiasmo ci ha contagiato. Il nostro team di comunicazione interno è diventato tester della piattaforma e abbiamo iniziato a pensare che potessere essere perfetta per i nostri scopi. L’idea di partecipare è stata immediata e ne siamo molto felici”. Ha dichiarato Riccardo Recalchi, CEO di Synesthesia.
“L’investimento di Synesthesia in Wibo è l’inizio di un importante percorso di crescita. L’esperienza imprenditoriale e le loro competenze, trasversali tra le aree di lavoro di Wibo, saranno di grande aiuto per le sfide che dovremo affrontare nei prossimi mesi.” Ha dichiarato Tommaso Seita, co-founder & CEO di Wibo
“Un ringraziamento a Francesco Ronchi e Riccardo Recalchi, che hanno permesso che questa partnership si concretizzasse credendo in noi e nelle opportunità del nostro mercato, rivoluzionato in tempo di lock-down, e oggi alla continua ricerca di soluzioni per mantenere elevato l’engagement dei dipendenti durante i momenti di formazione.” Ha concluso Alessandro Busso, co-founder & COO di Wibo
Gli obiettivi della partnership
L’obiettivo sarà quindi rafforzare una linea di business che ha già visto Wibo collaborare negli scorsi mesi con grossi brand tra cui Deliveroo, Invesco e KFC, a dimostrazione di un’esigenza formativa e di engagement a cui le aziende dovranno continuare a far fronte e che rientrerà come standard negli strumenti interni aziendali per una comunicazione interattiva e integrata tra impresa e dipendenti.