Saranno gli ultimi con Bezos come Ceo. Una festa per l’ecommerce. Che non ha ancora risolto il nodo di diritti e tutele
Da oggi, lunedì 21 giugno, fino a domani, martedì 22 giugno, sono in programma gli Amazon Prime Day, appuntamenti tradizionali per milioni di consumatori in Italia e nel mondo. In queste 48 ore saranno numerosi gli sconti per i clienti Prime, dalla tecnologia agli oggetti per la casa, dai vestiti fino ai videogiochi. Come sempre i consigli per gli utenti sono quelli di comprare con la testa, senza farsi trascinare da sconti troppo belli per essere veri (appunto…): leggere prima le recensioni può essere una valida tattica per evitare di incorrere in truffe o acquisti indesiderati. Nota di colore per questi Amazon Prime Day: saranno gli ultimi con Jeff Bezos in carica come amministratore delegato. Dal 5 luglio, infatti, prenderà il suo posto Andy Jassy, finora guida di Amazon Web Services (AWS).
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Amazon Prime Day: acquisti consapevoli
A oltre un anno dallo scoppio della pandemia nessuno può negare i benefici garantiti dal settore dell’ecommerce. Le consegne a casa hanno ridotto gli assembramenti e molti si sono abituati alla comodità di questi servizii, che regalano più tempo da dedicare a se stessi. Al tempo stesso, però, non si possono mettere in secondo piano le proteste che montano da tempo nel settore della logistica. Il 22 marzo scorso c’è stato il primo sciopero in Italia da parte dei driver e lavoratori dei magazzini: tra le istanze i ritmi di lavoro e i turni giudicati troppo duri.
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Nei giorni scorsi la morte del sindacalista Adil Belakhdim, travolto da un camion a Biandrate (Novara) durante un presidio, ha riacceso un dibattito tuttora irrisolto che vede, da una parte, una crescita senza freni dell’ecommerce e, dall’altra, gli effetti che tutto questo ha su chi rende possibile – con camion, furgoni e un’intera filiera – gli acquisti comodi fatti dal divano usando soltanto lo smartphone a qualsiasi ora. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, si è esposto sulla questione, riconoscendo le condizioni difficili a cui sono sottoposti i lavoratori della logistica. «C’è il rischio di avere sulla carta un bel contratto firmato e poi un algoritmo digitale che scandisce orari e turni – ha detto Orlando nelle scorse ore -. Un algoritmo dentro il quale nessuno è in grado di guardare e che diventa il vero contratto da rispettare»