Il governatore Solinas annuncia un piano per vaccinare tutti i sardi entro un mese e mezzo
La Sardegna è l’unica zona bianca in Italia. Mentre regioni come la Lombardia hanno perso la colorazione gialla e tornano da oggi, lunedì primo marzo, ad attivare restrizioni per attività , scuole e spostamenti, l’isola ha già deciso, ad esempio, che consentirà il via libera ai locali aperti anche alla sera. Come si legge sulla stampa locale, la zona bianca in Sardegna consentirà l’apertura dei ristoranti con consumazione sul posto fino alle 23 (per i bar la chiusura è anticipata alle 21). Novità anche per i centri commerciali, che potranno tenere aperti durante il week end. Il governatore della Regione, Christian Solinas, ha annunciato l’impegno a vaccinare tutta la popolazione entro un mese mezzo.
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Zona bianca: cosa si può fare
Uno dei temi chiave delle riaperture riguarda la scuola. In Sardegna tornano tra i banchi la quasi totalità degli oltre 200mila studenti degli istituti di ogni ordine e grado. Sul fronte coprifuoco la zona bianca restringe la fascia oraria in cui è obbligatorio stare in casa (a meno che non ci siano comprovati motivi di lavoro o salute): non più dalle 22 ma dalle 23:30 fino al 5 del mattino. Ovviamente resta in vigore gli obblighi di indossare sempre la mascherina e di evitare assembramenti.
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«La Sardegna è la prima Regione bianca d’Italia – ha commentato Solinas – credo che possa diventare un modello e un laboratorio in tutto il Paese. Per questo scriverò al presidente Draghi chiedendo che vi sia un impegno straordinario, visto anche il ridotto numero di popolazione, per poter avviare una grande campagna vaccinale che porti nell’arco dei prossimi 30, 45 giorni a immunizzare l’intera popolazione dell’isola». Mentre che si parla di terza ondata in corso, il dibattito tra gli esperti resta aperto soprattutto alla luce della diffusione delle varianti.