Olive, l’ecommerce che ha detto no ai pacchi usa e getta

Sarebbe un bel colpo ai content creator che maltrattano col taglierino i pacchi in cartone per dare il giusto ritmo ai loro video unboxing. La startup Olive (qui il sito), fondata dall’ex vicepresidente di Walmart Nate Faust, ha scelto una strada alternativa ai box usa e getta per seguirne un’altra, meno impattante sull’ambiente. Questa azienda attiva nel settore ecommerce utilizza infatti scatole riutilizzabili che, dopo la consegna, va a ritirare dai clienti stessi. Anche con Olive si può avere il reso, rimettendo nel box – realizzato con materiali riciclabili – il prodotto che non si desidera acquistare.

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Olive: la sfida delle sostenibilità

Sono diversi i brand con cui la startup ecommerce Olive ha attivato una collaborazione: compaiono Adidas e Hugo Boss, ad esempio. Di questa azienda si è occupato anche TechCrunch, che ha citato il lungo curriculum di Nate Faust nel settore. L’imprenditore è stato infatti cofondatore e COO di Jet, poi acquistata dal gigante USA della grande distribuzione Walmart per la cifra monstre di 3,3 miliardi di dollari.

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A differenza di altri ecommerce, il marketplace di Olive non si presenta in maniera tradizionale. Il cliente, infatti, acquista i suoi prodotti direttamente sui siti dei brand e, soltanto al momento dell’ordine, riceve l’avviso di Olive per immettere i dati della consegna. Un’anno dopo lo scoppio della pandemia, il settore del commercio online si è confermato come decisivo, ma le sfide in ambito green restano. Amazon, ad esempio, ha ordinato 100mila furgoni elettrici dalla startup USA Rivian e ne sta già testando alcuni negli Stati Uniti. Il fondatore di Olive, come ha dichiarato a TechCrunch, è convinto che i clienti sarebbero disposti anche ad accettare un giorno in più di attesa nella consegna a fronte di un impatto ridotto sull’ambiente da parte di tutta la filiera.

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