Il valore di bitcoin ha raggiunto per la prima volta i 50mila dollari. Da settimane la criptovaluta occupa il dibattito fintech, soprattutto dopo la scelta di Tesla, l’azienda guidata da Elon Musk, di investire 1,5 miliardi di dollari nella moneta coniata da Satoshi Nakamoto. «Bitcoin diventerà come un lingotto d’oro, ovvero un bene rifugio, ma non arriverà a 100mila dollari di valore entro pochi mesi. Credo invece che si stabilizzerà », aveva dichiarato a StartupItalia l’esperta del mondo crypto Eloisa Marchesoni. Sono giorni che sui social e nel sottobosco bitcoin si vocifera di un possibile nuovo ingresso da parte di una multinazionale, alla luce della breccia aperta da Tesla.
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Bitcoin: e ora?
Apple, Oracle e Google sono le aziende di cui più si parla come di nuovi possibili investitori nel mondo crypto. Dopo la crisi di qualche anno fa, la crescita forsennata di valore di bitcoin ha suggerito ad alcuni la possibilità che la bolla si potrebbe presto sgonfiare, facendo perdere un sacco di soldi a molte persone. D’altra parte, come abbiamo documentato anche su StartupItalia con interviste ad esperti, la presenza di grandi attori della finanza e del mondo tech in bitcoin ha dato credito a questo ambito della finanza decentralizzata. In altre parole, se Tesla, ovvero la società automotive più capitalizzata al mondo, investe 1,5 miliardi di dollari in bitcoin il fenomeno non può essere derubricato a passatempo per piccoli speculatori.