Disponibile sul Game Pass. Ecco il nostro piano per Natale
Anche in futuro, quando l’umanità diventerà una specie interplanetaria secondo i visionari disegni di Elon Musk, i problemi per le persone comuni saranno i medesimi. Risorse non sempre in abbondanza, il mutuo da pagare per una macchina (o astronave) appena acquistata, insomma sbarcare il lunario come nella noiosa routine terrestre. Oppure no? Per gli schermi di Xbox Series X/S e disponibile dal day one anche sulla libreria del Game Pass, The Gunk è il videogioco che vi suggeriamo di tenere in considerazione per le vacanze di Natale. Sì, perché grazie a una narrazione forte e originale, vi immergerete in una storia fatta di continue scoperte. Nei panni di Rani, esploratrice spaziale con una certa esperienza alle spalle, siamo in viaggio con la nostra amica Beck. Il gioco inizia con l’atterraggio su un misterioso pianeta, dove ben presto scopriamo che la natura è stata ricoperta da una misteriosa e malefica entità . Sopravvivere e orientarsi non sarà facile, ma non si può resistere alla tentazione di scoprire dove siamo finiti.
The Gunk: un mondo sorprendente
Il trend dei videogiochi ambientati nello spazio o su altri pianeti è senz’altro tra i più affascinanti. Anche se, a dire il vero, non è facile innovare dal punto di vista dell’ambientazione. La stessa flora del pianeta di The Gunk ci ha ricordato da vicino la vegetazione sgargiante e stupefacente di Journey to the Savage Planet, titolo che avevamo testato su PlayStation 4. Questo non significa che lo stupore del titolo sviluppato da Image & Form Games risulti smorzato ogni volta che, usciti da una caverna, Rani spalanca gli occhi su un angolo rigoglioso baciato dalla luce. Questo mondo sbalordisce nella sua grafica dettagliata e cartoonesca.
Le linee di dialogo sono fondamentali in The Gunk e, grazie ai sottotitoli in italiano, è facile seguire gli scambi di comunicazione (spesso via radio) che avvengono tra noi e l’amica fissa sulla navicella. Prendetevi il giusto tempo per seguire quel che le due giovani hanno da dirsi, di modo da capire cosa le ha portate lì e qual è il loro vissuto. Dicevamo che il videogioco è un inno all’esplorazione. Ma non solo: fin da subito, il gameplay ci mostra qual è il compito insolito che percepiamo come indispensabile. Il mondo va bonificato da una misteriosa malattia che schiaccia tutti gli esseri viventi. Il Gunk è il nome di questo muco color piombo, che ribolle e ricopre piante e rocce. Grazie al nostro guanto tech potremo risucchiare questa entità gelatinosa e restituire vita al pianeta. Pezzo dopo pezzo.
Compito che, per quanto possa sembrare ripetitivo, non stanca mai: è un piacere saltare di qua e di là in cerca di Gunk da ripulire, sbloccando così portali e passaggi indispensabili per proseguire nella storia. Non siamo in un open world, ma in uno scenario comunque denso di esperienze, con corridoi e scorciatoie da imboccare in cerca di risorse. Queste ultime, badate bene, sono fondamentali per potenziarci. La navicella diventa dunque il punto di appoggio costante quando abbiamo sufficienti materiali (dalle fibre al ferro) per costruirci nuovi equipaggiamenti.
Ci ha convinto anche la scelta di togliere qualsiasi tipo di mappa dal titolo. Il giocatore deve trovare da sè la strada verso la base e questo accentua lo spirito esplorativo di The Gunk. Ci sono fasi di combattimento, ma non è quella la parte centrale del videogioco, dove piuttosto si avanza risolvendo enigmi ambientali. Per conoscere ciò che ci circonda ci torna da subito utile un laser che scannerizza piante e altri elementi: se siete giocatori che impazziscono di fronte alla possibilità di raccogliere un’intera enciclopedia di tutti i vegetali (e non solo) che si ritrovano in un ambiente sconosciuto, allora The Gunk è il vostro videogioco. Senza darvi troppi spoiler sugli enigmi da risolvere per muovere i primi passi, sappiate che la natura intorno a voi – dai fiori in su – è vostra alleata. Dovete solo capire come combinare il tutto per far sbocciare – letteralmente – soluzioni stupefacenti.
Dal punto di vista complessivo The Gunk si presenta dunque come un’esperienza solida, divertente e mai frustrante. Nel corso del nostro test sulla console ammiraglia di Microsoft, abbiamo sì notato alcuni effetti pop up e una non impeccabile meccanica che ci ha portato a non capire al volo come aggrapparci a certe sporgenze. Dal punto di vista audio, il titolo ha una colonna sonora più che discreta, che asseconda i vari momenti del titolo, esaltandone tutte le emozioni. Non è un videogioco che può competere con i fuoriclasse del 2021, ma è una occasione speciale peer chiudere l’anno.