Da Gust Corporation una nuova avventura in un’altra dimensione
Non è necessario aver giocato al primo capitolo di Blue Reflection per capire le dinamiche e la trama del seguito, disponibile su PlayStation 4. Blue Reflection: Second Light, sviluppato dalla nipponica Gust Corporation, è un JRPG in cui impersonerete quattro ragazze, tutte inspiegabilmente intrappolate all’interno di un enorme istituto. Una di loro, Hoshizawa Ao, è un’adolescente qualunque che, come tante sue coetanee, sogna un futuro migliore, in cui essere unica e speciale. Il titolo si apre con un messaggio ricevuto sullo smartphone, che dà il via a una catena di eventi sorprendenti. La giovane si risveglia in un posto sconosciuto, dove incontra le altre tre inquiline di questa dimensione.
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Blue Reflection: Second Light non ha superato alcuni difetti di sceneggiatura che avevamo riscontrato nel primo capitolo. Anzitutto la trama non è delle più irresistibili, con tanti dialoghi sottotitolati in inglese che non aggiungono molto e risultano poco originali. Quel che senz’altro i gamer potranno trovare di migliorato è il combat system. Per quanto, a primo impatto, sembri idilliaca l’atmosfera in cui si sono ritrovate le quattro ragazze, presto scopriranno che mostri di ogni tipo si annidano nelle Heartscape, dungeon in cui sono custoditi tutti i loro ricordi.
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Delle quattro ragazze che potremo governare nei combattimenti, soltanto Ao ha mantenuta la memoria intatta nel passaggio all’altra dimensione. Le altre tre non si ricordano più nulla della loro vita precedente, se non il proprio nome. Circostanza ansiogena che, con più di 20 ore di gioco, viene sviluppata con dialoghi non sempre ben scritti. Resta senz’altro il merito per la software house di aver proposto un sistema di combattimento a turni ancora più stimolante, con combo e attacchi che danno la giusta carica. A livello grafico, tuttavia, Blue Reflection: Second Light non si propone come un titolo adeguato agli standard attuali, con cinematiche robotiche e texture che lasciano parecchio a desiderare. Chi ama gli anime potrebbe comunque trovare pane per i propri denti, con una trama di amicizie al femminile.