Un titolo indie maturo sulla crescita di un giovane qualunque
Ci piacciono davvero questi videogiochi dalla trama criptica, che lasciano libera interpretazione al gamer di vagare con l’immaginazione. Where Cards Fall ci ha ricordato l’atmosfera malinconica e al tempo stesso di rinascita percepita su Xbox con Where The Heard Beats (vi lasciamo in basso la recensione): in quel caso qualche riferimento c’era, come la brusca separazione dai propri cari dopo un misterioso incidente. Nel puzzle game della software house californiana The Game Band, invece, tutto è vago: è compito del giocatore dare un significato agli scenari attraversati e ai brevi intermezzi narrativi. Scoprite di più nella nostra recensione per Nintendo Switch.
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Il protagonista di Where Cards Fall è un ragazzo. Ce lo siamo immaginati nel pieno della sua adolescenza, quando sogni, paure e insicurezze possono gettare la mente di un giovane in una tempesta emotiva da cui è difficile uscire. La crescita, però, non si può fermare: manovrando il nostro avatar in un mondo misterioso e a tratti onirico dobbiamo passare da una piattaforma all’altra fino alla cornice di una porta luminosa per passare al livello successivo. Uno o più mazzi di carte sparsi sulla mappa diventano indispensabili per costruire piattaforme di fortuna e superare burroni, corsi d’acqua e altri ostacoli.
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Posizionando un mazzo di carte nel punto giusto, al nostro comando questo prende forma come per magia e diventa un oggetto tridimensionale, comodo per il nostro passaggio. Nel trailer che abbiamo pubblicato qui sopra potete dare uno sguardo alle meccaniche del gameplay. Oltre a costruire piattaforme con il deck, è necessario studiare il terreno per capire qual è la strada giusta per creare il percorso corretto fino alla soglia luminosa. Finito un livello si passa al successivo, non prima di aver visto pochi secondi di filmato in cui il protagonista, spesso solo, affronta situazioni di vita quotidiana.
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A meno di 20 euro Where Cards Fall è un titolo maturo, in grado di stimolare una o più riflessioni sull’adolescenza e sulla crescita. A livello grafico la software house ha svolto un lavoro egregio, ricreando un’ambientazione che trasmette talvolta tristezza e solitudine, senza mai scadere nel banale. Il messaggio di fondo, rassicurante fin da subito, è che la vita va avanti e, con la giusta motivazione e il necessario sostegno, non ci sono difficoltà che una persona non possa affrontare.
