In prova il laptop ultra-leggero della linea business Lenovo. Realizzato con materiali resistenti e con processore Intel Core di ultima generazione: autonomia e sicurezza per chi è in movimento
La prima volta che prenderete in mano un X1 Nano della linea ThinkPad di Lenovo stenterete a credere a quanto pesa. È stato uno dei principali divertimenti per tutto il tempo in cui è stato nella redazione di StartupItalia, chiunque si avvicinasse alla mia scrivania veniva invitato a saggiarne la massa: poco, pochissimo, siamo intorno ai 900 grammi per un laptop che fa anche pochissimi compromessi lato tecnico. Monta un processore Intel Core i7 di 11a generazione (e fa parte della piattaforma EVO, di cui parleremo più tardi), ha un bello schermo 13 pollici con risoluzione 2K, ha soprattutto una batteria in grado di durare tranquillamente un’intera giornata lontano dalla presa di corrente. Sulla carta è tutto quanto chi si muove spesso per lavoro, anche in questi periodo storico davvero assurdo, potrebbe chiedere al suo PC: leggero, robusto e potente. Messo alla prova, saprà mantenere tutte le sue promesse?
Un design senza tempo
L’aspetto di questo X1 Nano è inconfondibile: è un ThinkPad, il suo DNA è assolutamente palese già dal primo sguardo ai colori, alla tastiera con tasti di dimensioni standard retroilluminati, al trackpad con i due pulsanti fisici (ma ovviamente è compatibile anche con le gesture). È un ThinkPad, certo, ma è anche un ThinkPad del 2021: questo significa che le plastiche del modello originale sono state rimpiazzate con una struttura in magnesio e fibra di carbonio in grado di assicurare il peso piuma dichiarato (e assolutamente confermato nella realtà, bilancia alla mano) e al contempo di garantire una notevole robustezza al prodotto. L’aspetto conferisce un’allure premium al laptop, che comunque mantiene un form factor abbastanza tradizionale tranne lo schermo che si apre fino a 180 gradi per permettere di mostrare ad altri ciò che si sta visualizzando.
Dettaglio efficace, sul coperchio dello schermo, il puntino rosso che si accende quando l’X1 Nano è in funzione: sembra piccola cosa, ma ormai è piuttosto raro trovare una soluzione simile in circolazione. Il dispositivo propone inoltre una webcam HD con otturatore nella parte alta dello schermo, abbinata a un sensore infrarossi per sfruttare la piattaforma Windows Hello per il riconoscimento biometrico: è molto interessante come soluzione, visto che è anche possibile configurare il laptop per capire se c’è qualcuno davanti lo schermo e prendere iniziative al riguardo (come bloccare l’accesso alle sue funzioni), e c’è anche il lettore di impronte digitali che non guasta e che conserva i dati relativi esclusivamente in un’enclave sicura locale.
L’unico sacrificio fatto, in virtù di uno spessore e un peso ridotto, è quello realativo alle interfacce di I/O disponibili a bordo: sono solo tre, ovvero due porte tipo USB-C (però compatibili con la nuova interfaccia Thunderbolt 4) e un jack audio da 3,5 millimetri. Non è molto, almeno non se prevedete di dover collegare davvero molte periferiche, ma potrebbe essere sufficiente in mobilità: in fin dei conti se occorre alimentare il laptop si può usare una delle due USB, l’altra può essere sfruttata per collegare un monitor esterno (tra poco vediamo come si potrebbe allestire in questo senso una bella postazione), e il gioco è fatto. In ufficio, o alla postazione di casa dove si fa home working, si può invece optare per un hub che moltiplica le porte.
Menzione speciale per il caricabatterie che Lenovo ha infilato nella scatola di questo ThinkPad: è davvero compatto e leggero, eroga tranquillamente 65W che sono più che abbastanza per sostenere il dispositivo (e non solo) e non appesantisce lo zaino. Ben fatto, ottima scelta e denota una cura complessiva del progetto in ogni aspetto. Per capirci, quando si parlerà di ultrabook non si potrà più d’ora in avanti di non paragonare qualsiasi device con questo X1 Nano: meno di 14mm di spessore, 900g di peso, una solidità e una rigidità dello chassis davvero impressionante, tastiera eccellente e schermo ad alta definizione. Il modello in prova dispone anche di un modulo LTE per la connettività (tramite e-SIM): significa che oltre al Wi-Fi c’è anche modo di essere collegati a Internet ovunque ci sia segnale del cellulare, una buona notizia per chi si muove spesso per lavoro.
Accendiamo il Nano
Quando si fa partire la prima volta il ThinkPad si capisce il lavoro che c’è dietro in termini di sviluppo di un prodotto pensato per funzionare per molti anni senza esitazioni. Parte quasi letteralmente in un secondo: merito dell’SSD da 1 terabyte montato, merito dei 16GB di RAM DDR4 installati, merito del processore Intel Core di 11a generazione (Tiger Lake) che è in grado di raggiungere i 4,4GHz di frequenza di picco ma è anche in grado di operare a bassissimo consumo per non dilapidare inutilmente la carica della batteria quando non occorre.
Molto buona anche l’impressione offerta dal pannello montato come schermo: un IPS con 450nits di picco di luminosità, lo abbiamo provato in ogni situazione ed è sempre ben visibile anche grazie a una risoluzione 2K (2160×1350) e una illuminazione uniforme e senza sbavature. La regolazione della fedeltà cromatica è buona, garantita anche dalla certificazione Dolby Vision: dichiarata copertura del 100 per cento dello spazio colore sRGB, si comporta bene in quasi qualunque circostanza – forse solo fotoritocco e color grading per chi fa montaggio video sono da tenere fuori dal novero delle possibilità. Guardarsi un film invece è un’ottima idea: la codifica Dolby Vision è supportata da piattaforme come Netflix o Prime Video, l’audio è più che adeguato viste le misure (13 pollici e spessore ridotto) ed è anch’esso certificato Dolby Atmos, il pacchetto rende piuttosto bene.
Molto, molto bene anche l’autonomia: a oggi è il laptop che mi ha permesso di muovermi con più tranquillità rispetto alla durata della singola carica, compreso un paio di occasioni in cui mi son reso conto che avevo dimenticato di collegarmi al caricabatterie semplicemente perché stavo chiudendo il PC per rinfilarlo nello zaino e tornare a casa dalla redazione. Acceso la mattina: lavorato alla posta, a qualche articolo, videocall con i colleghi, browser con almeno una decina di tab sempre aperte, così fino a sera. Certo la situazione cambia se si collega un monitor esterno: ma non si tratta di un utilizzo tipico in questo caso.
Se però non potete fare a meno di uno schermo esterno, potreste prendere in considerazione un monitor portatile della stessa Lenovo: il ThinkVision M14t si collega via USB-C al ThinkPad, tra l’altro con un cavo fornito in dotazione che viene comodo anche per alimentare il laptop stesso, e in più aggiunge pure funzioni touch compatibili con le dita o con uno stilo attivo fornito in dotazione che supporta 4.096 livelli di pressione. Nella confezione c’è anche una custodia imbottita di stoffa, non manca nulla: pesa ancora meno dell’X1 Nano, siamo sui 700g, e si infila facile in una borsa o uno zaino assieme al laptop per poter godere di un secondo schermo da 14 pollici con risoluzione FullHD da abbinare al principale.
Metti un EVO nel motore
Con il rilascio della nuova generazione dei processori Core, Intel ha anche fatto debuttare un nuovo marchio che certifica la qualità dell’intera piattaforma adottata all’interno di un laptop: stiamo parlando di Intel EVO, un ombrello sotto il quale il chipmaker ha voluto riunire caratteristiche hardware e di design generale per garantire agli acquirenti un certo tipo di performance. Questo significa che a bordo troveremo ad esempio la già citata tecnologia Thunderbolt 4, supporto a uno schermo esterno 4K, ricarica rapida, tempi di accensione e ripartenza dallo standby ridotti: ma Intel prescrive anche la presenza a bordo del Wi-Fi 6, ad esempio, o che l’autonomia superi almeno le 9 ore di utilizzo tipico.
A questo si aggiungono altre caratteristiche, specifiche per un laptop come il ThinkPad X1 Nano che monta un processore vPro: in hardware sono comprese alcune caratteristiche indispensabili per la gestione di un PC anche da remoto, per esempio da parte di un amministratore di una flotta aziendale attraverso la tecnologia Active Management Technology (AMT) che permette di gestire la macchina anche in presenza di problemi software che impediscono un corretto avvio del sistema operativo (i cosiddetti interventi out-of-band), con il PC collegato tramite cavo o WiFi alla Rete. Poi ci sono funzioni di sicurezza specifiche per chi si muove in contesti di mobilità, compresa virtualizzazione e crittografia, e in più l’intera piattaforma viene testata da Intel stessa per garantire la compatibilità piena e stabile con Windows.
Riunendo le caratteristiche del programma EVO e quelle della piattaforma vPro, il risultato è un prodotto come l’X1 Nano: una macchina reattiva, gestibile totalmente in remoto con tanto di distribuzione di immagini e patch laddove necessario, che non soffre di rallentamenti di alcun tipo durante l’utilizzo tipico d’ufficio (videocall, pacchetto Office, Internet, altri strumenti di collaborazione). L’autonomia estesa fa parte dell’equazione, così come molto bene si comporta la nuova grafica integrata Iris della GPU di classe Xe: se è solido lo chassis con cui è costruito l’X1 Nano di Lenovo, lo stesso si può dire anche della piattaforma EVO vPro di Intel.
Quanto costa il ThinkPad X1 Nano
A seconda del tipo di configurazione scelta, il prezzo del nuovo X1 Nano della linea ThinkPad di Lenovo parte da circa 2.000 euro e sale fino a quasi 3.000 come nel caso del modello che abbia testato. Riguardiamo le specifiche: Intel Core i7 quad-core, 1 terabyte di spazio disco e 16GB di RAM, connettività garantita con un chip Wi-Fi 6 e un modulo WWAN (4G LTE, per capirci): la possibilità di intervenire per eventuali upgrade è ridotta al minimo, quindi quella che si acquista è di fatto una macchina chiavi-in-mano che promette solidità nel tempo pur garantendo ottime performance.
Molto curato è anche il fattore qualità dello chassis, come detto realizzato in leghe esotiche che sono leggere e resistenti e con tanto di certificazioni militari di robustezza, altrettanto ottima è l’esperienza offerta dallo schermo 2K montato e dalla sempre eccellente tastiera dei ThinkPad. Un aspetto peculiare è senz’altro la ricarica, rapidissima: in un’ora circa si riempie per circa il 70-80 per cento della sua capacità, permettendo di stare davvero tranquilli sull’utilizzo del notebook. Molto bene anche il raffreddamento: l’heat-pipe montata sulla CPU (che ricordiamo integra anche la GPU Iris Xe) tiene a bada i bollenti spiriti di una CPU che ha comunque un TDP massimo di 15W, con il risultato che la ventola è praticamente inudibile sempre.
Nel complesso, comunque, il ThinkPad X1 Nano non si può definire un computer low-cost: è nella natura dei ThinkPad prevedere un costo premium, legato ai materiali e alle soluzioni tecniche impiegate nella costruzione, così come la vita media di questi device che supera in modo significativo quella di tutti gli altri concorrenti. Tuttavia, con la concorrenza agguerrita che c’è in questo periodo bisogna fare qualcosa di più che piazzare un marchio prestigioso sul coperchio: Lenovo ha fatto il suo dovere, salvo form factor particolarmente innovativi questo X1 Nano non ha eguali su piazza.
Un altro modo di guardare al prezzo del Lenovo è di pensarlo spalmato su più anni rispetto al solito: è pensabile che un prodotto di questo tipo possa tranquillamente superare i 2 anni di vita utile, toccando probabilmente anche un intero lustro se non troppo maltrattato. La presenza della connettività LTE ne fa comunque un prodotto pensato per una specifica nicchia di potenziali acquirenti: un professionista di un certo tipo, che magari si occupa di sicurezza informatica o di bilanci, non si farà troppi problemi a immaginare di investire certe cifre in quello che sarà a tutti gli effetti il suo principale strumento di lavoro.