Da IndieLeague Studio, l’RPG roguelike per un estate “impegnata”
Alla Celestial Academy l’estate non esiste. Gli allievi combattono e si allenano per sconfiggere i nemici che il Dio Demone ha scagliato sulla Terra benedetta. In uno scenario tipicamente cinese, mondo di mezzo minacciato da forze oscure, prende il via Zengeon, titolo disponibile anche su Nintendo Switch. Il genere è RPG roguelike: il titolo è facile e divertente per chi non si sente troppo in confidenza quando si approccia a giochi di ruolo pieni di specifiche ed elementi da tenere in considerazione per procedere. Sviluppato da IndieLeague Studio, il videogioco è una garanzia se amate i combattimenti in real time in cui è necessario sfruttare attacchi d’ogni tipo per eliminare i nemici. Scoprite di più nella nostra recensione di Zengeon.
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Recensione di Zengeon
Realizzato in visuale isometrica, Zengeon sfrutta la grafica cel-shading che regala all’atmosfera toni accesi, oltre che piacevoli animazioni nelle fasi più concitate degli scontri. All’inizio del titolo, dopo un breve preambolo in cui viene spiegato come mai il mondo è finito a rotoli, si passa alla scelta di uno dei personaggi (in tutto sono sei), ciascuno ovviamente con le proprie caratteristiche. Questo aspetto, ne siamo sicuri, potrebbe ingolosire i gamer che rimarranno colpiti dal titolo e che si convinceranno di replicare l’esperienza nei panni di un altro eroe o eroina.
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Il combat system è facile e immadiato: su Nintendo Switch, però, ci siamo spesso ritrovati a schiacciare tasti a caso, proprio perché nella mischia non è facile distinguere qual è l’effetto di un comando rispetto a un altro. Per uscire dalle situazioni più scomode il metodo brutale è comunque efficace. Per quanto piacevole, la grafica sconta cali di frame rate frequenti che auspichiamo vengano corretti in successive patch. Quasi dimenticavamo l’elemento più importante, che aggiunge un bel pò di sfida: la morte è permanente in Zengeon, dunque si potrà completare il gioco solo e soltanto in un unica partita all’ultimo sangue. Dite che ce la farete?