Una startup belga ci propone un videogame tutto da gioc… scrivere
Uscito in origine su PC tra il 2015 e il 2016, Epistory Typing Chronicles ha raggiunto solo nelle ultime ore lo store digitale del Nintendo Switch. E sinceramente non pensavamo nemmeno che sarebbe mai arrivato, dato che l’ultima fatica dei ragazzi della startup innovativa belga di Fishing Cactus (li avevamo incontrati esattamente un annetto fa recensendo il buon Ary and the Secret of Seasons) afferisce al genere dei typing game: tutto ciò che farete cioè nell’avventura andrà digitato su tastiera.
Enigmi, dungeons andranno risolti picchiettando sui tasti e componendo le parole adatte. Anche i nemici andranno passati per le armi in tal modo: si avvicina un bruco affamato? Scrivete parole (solitamente a tema con la sua identità , tipo “verme” o “germe”) per farlo scomparire prima che si avvicini troppo e possa farvi del male. Arriva un ragno? Digitando “Tela” o “Aracnide” non vi darà alcun disturbo.
Sembra facile, almeno sulle prime, ma più i mostri diventeranno forti, più saranno veloci e le parole da digitare si allungheranno. Inoltre sarete spesso circondati e dovrete agire dando la precedenza ai tarpani maggiormente rapidi. I boss, ovviamente, chiameranno in causa lemmi sempre più difficili e desueti che, nella concitazione del momento, potreste sbagliare a più riprese.
Ma lo Switch, è noto, non ha tastiera e farne comparire una virtuale sul visore, da utilizzare digitando col pollicione o, peggio ancora, sul TV di casa, da scorrere con il joycon, non sarebbe stata la stessa cosa. E così, seppur con amarezza, gli sviluppatori hanno dovuto adulterare il gameplay del loro gioco. Al posto delle parole, ora basta inanellare la giusta sequenza di tasti.
Non solo la soluzione di ripiego è molto meno divertente e decisamente più semplicistica, ma snatura anche il titolo, che vi vede impersonare la musa dell’ispirazione intenta ad aiutare un artista colto dal proverbiale blocco dello scrittore. La storia che vivrete, e che su PC avreste digitato, avrebbe insomma composto il romanzo che chi vi ha evocato intende scrivere.
Si comprende insomma perché, a livello grafico (Epistory Typing Chronicles vanta un ottimo comparto artistico, capace di rendere godibile un titolo tutto sommato poco esoso sul fronte della mole poligonale messa in campo), il gioco inizia in un deserto bianco e il mondo si comporrà a poco a poco, prendendo forma ma anche disfacendosi, e mutando di continuo, sulla base delle vostre azioni. Sarete voi infatti a influenzare la fantasia dello scrittore.
Su Switch ovviamente non si sarebbe potuto optare per una soluzione differente, ma avendo apprezzato la versione su Steam, ci sentiamo orfani di parte del gameplay: quanto attuato dagli sviluppatori per rimediare non colma la mancanza.
Il nostro consiglio, perciò, è di provare ugualmente il titolo, visto che è insolito e di spessore, ma possibilmente di optare per la versione PC, che è quella davvero “completa” e, per di più, era stata anche localizzata in italiano, mentre l’edizione per console Nintendo è disponibile esclusivamente in inglese.