Sicuri i Paesi asiatici. Ma anche il Vecchio continente peggiora: tengono ancora Germania, Albania, Montenegro, Grecia, Bosnia, Norvegia e Svezia. La Francia indossa la maglia nera per i contagi
Come nei tempi più bui della pandemia, l’ Europa torna a chiudere le frontiere esterne. In questo caso, però, più che una chiusura socchiude: sono state infatti accorciare ancora la lista dei Paesi extra Ue cui sono concessi i viaggi non essenziali nel Vecchio continente. L’elenco, rivisto dal Consiglio, è stato ridotto a nove Paesi rispetto ai 15 iniziali di luglio. Sulla base dell’andamento delle curve epidemiologiche escono dalla lista aggiornata Algeria, Montenegro, Macedonia del Nord, Marocco, Georgia e Tunisia. Mentre restano possibili i viaggi non essenziali da Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Singapore, Corea del Sud, Thailandia, Uruguay e Cina (sulla base di reciprocità ), comprese le regioni ad amministrazione speciale Hong Kong e Macao. Secondo il provvedimento i residenti di Andorra, Monaco, San Marino e il Vaticano sono considerati come residenti dell’Ue. La raccomandazione non ha obbligo legale, sono infatti le capitali a decidere sull’applicazione delle restrizioni.
Il virus senza controllo anche in Europa
Ma anche la stessa Europa è piagata dal Covid ed è ormai un focolaio a sé stante. Il continente ha oltrepassato gli otto milioni di casi mentre i morti sono ormai 256 mila. Continua a crescere il numero di persone positive ogni 100mila abitanti: in Italia è arrivato a 191,7 casi, contro i 172,6 di mercoledì. In tutto il Vecchio continente l’incidenza dei casi di Covid-19 è superiore a 120 casi ogni 100mila abitanti in quasi tutti gli Stati, tranne Germania, Albania, Montenegro e Svezia, che sono tra 60 e 119 casi, e Grecia, Bosnia e Norvegia tra 20 e 59. Lo comunica la mappa aggiornata pubblicata dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc).
A livello europeo, prima per incidenza si conferma la Repubblica Ceca (1066,3), seguita da Belgio (932,9), Olanda (596,1) e Francia (453,5). Per numero di casi invece la prima è la Spagna (1.005. 295), cui seguono Francia (957.421), Regno Unito (789.229) e Italia (449.648), mentre per numero di morti in cima ci sono Regno Unito (44.158), Italia (36.832), Spagna (34.366) e Francia (34.048).
© Viminale
La situazione in Italia
In Italia dieci regioni (Lombardia, Veneto, provincia autonoma di Bolzano, Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Toscana, Lazio, Umbria e Campania) sono ormai sopra la soglia dei 150 casi ogni 100mila, altre dieci (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, provincia autonoma di Trento, Marche, Abruzzo, Puglia, Sardegna, Molise, Sicilia e Basilicata) sono tra 50 e 149,9 casi e una sola, la Calabria, è tra 25 e 49 casi.
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Francia maglia nera in Europa
Ennesimo record negativo in Francia: secondo la Santé Publique France, ieri i nuovi casi sono stati 41.622 e il tasso di positività ha toccato anch’esso il record del 14,3 per cento. Le vittime sono 165 da mercoledì e il totale dei decessi da inizio pandemia e di 34.210. La Francia ha superato abbondantemente il milione di casi oltrepassando la Spagna e divenendo il quinto Paese al mondo per numero di contagi e il primo in Europa.