“I dati di ieri sera – ha argomentato la titolare del Viminale – mi sembrano suggerire che l’apertura del 3 aprile sarebbe difficile da attuare”
Anche dal Viminale arriva l’annuncio, anticipato questa mattina da diversi quotidiani, che con ogni probabilità la riapertura del Paese, decisa inizialmente per il prossimo venerdì, sarà oggetto di una revisione. Un nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, insomma, che posticipi la fine del lock down di qualche altra settimana. Intervistata dalla giornalista Sky Maria Latella, la ministra dell’Interno ha fugato ogni dubbio: “Difficile si riapra il 3 aprile”
Luciana Lamorgese
© Viminale
Lamorgese: “Difficile si riapra il 3 aprile”
“La situazione è seguita a vista, le decisioni verranno prese a mano a mano che si evolverà come numero di decessi e contagi. I dati di ieri sera – ha argomentato la titolare del Viminale – mi sembrano suggerire che l’apertura del 3 aprile sarebbe difficile da attuare”. “Mi auguro – ha detto Lamorgese – che per questa estate potremo dirci fuori dall’emergenza”.
© Fonte: Polizia di Stato
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Quindi Lamorgese si è complimentata con il senso civico dimostrato finora dalla popolazione: “La gran parte degli italiani ha dimostrato il senso di responsabilità necessario in questo momento. Se vogliamo evitare che il contagio si propaghi ognuno deve essere il controllore di se stesso”.
“I numeri – ha aggiunto – ci stanno dando ragione: si sono ridotte le sanzioni comminate rispetto all’inizio della quarantena”. “I modelli per l’autocertificazione sono stati modificati per quattro volte – ha spiegato – per adeguarli alle normative. So che ha creato problemi, me ne dispiaccio, ma è stato essenziale”. E sugli assalti ai supermercati visti al Sud: “Agiremo con fermezza ma anche comprendendo il momento di difficoltà ”.
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Per quanto riguarda la sicurezza del Paese: “I reati sono diminuiti di circa il 64%” ha detto Lamorgese. Mentre sulla diminuzione delle denunce di maltrattamenti in famiglia: “Essere costretti in casa può determinare situazioni di violenza che non sempre le vittime sono in grado di denunciare. Lanceremo presto un app che permetterà con un clic inoltrare una richiesta di aiuto alle forze dell’ordine che comporta l’immediata geolocalizzazione. Lo Stato c’è sempre”.
Infine la ministra dell’Interno ha toccato anche l’argomento dei fondi stanziati con il Cura Italia: “Come governo è stato fatto tanto a livello di aiuti. Spero che queste risorse arrivino quanto prima perché i cittadini hanno esigenze primarie”.