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Le Afghan Dreamers sono famose in tutto il mondo: simbolo di emancipazione femminile e del diritto all’istruzione
Le Afghan Dreamers, un gruppo di 50 studentesse tra i 14 e i 17 anni, sono riuscite a realizzare respiratori polmonari partendo da pezzi di carrozzeria. Un’idea che, in questo difficile periodo caratterizzato dall’emergenza coronavirus, ha messo in pratica anche un altro visionario dei nostri tempi, Elon Musk: il CEO di Tesla nei mesi scorsi ha infatti riconvertito l’azienda per produrre respiratori partendo da alcune componenti delle proprie auto elettriche. Questo però è accaduto in uno dei poli produttivi più innovativi e tecnologici al mondo. Dettaglio che rende ancora più straordinario il traguardo delle giovani afghane, da anni simbolo nel proprio paese e a livello internazionale di emancipazione e diritto all’istruzione per milioni di bambine e ragazze che in tutto il mondo non hanno ancora accesso agli studi.
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I respiratori delle Afghan Girls
Per comprendere il valore di quanto fatto dalle giovani afghane non bisogna dimenticare il fatto che il paese mediorientale è uno dei più poveri al mondo, teatro di guerre, conflitti e attentati da parte dei talebani. «Eravamo così entusiaste di partecipare alla sfida che il governo locale ha creduto nella nostra capacità e nelle nostre competenze per lavorare su un progetto così importante», ha detto Nahid Rahimi, una delle studentesse.
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Ecco perché, oltre ai prodotti tech che le Afghan Girls riescono a produrre, conta molto anche il messaggio che questo gruppo di giovani talenti della robotica veicola da anni. Il lockdown ha colpito l’economia del paese chiudendo ogni possibilità alle giovani di ottenere componenti specifiche per realizzare ventilatori polmonari: ecco perché si sono arrangiate assemblando parti di carrozzeria di auto, più facili da reperire. Stando al successo raccolto dall’iniziativa, l’obiettivo è far sì che il loro lavoro continui per sostenere lo sforzo sanitario del paese contro il Covid 19.
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